La relazione sull'attuazione è redatta sulla base di un questionario di cui alle decisioni della Commissione 2004/249/CE (26) e 2005/369/CE (27). componenti contenenti fibre ceramiche refrattarie descritte nella direttiva 97/69/CE della Commissione, del 5 dicembre 1997, recante ventitreesimo adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose (2). 7. Per questo fine, le SS.LL. Tutte le Amministrazioni e gli Organi chiamati ad intervenire nell’ambito degli assetti nazionali di reazione ad eventi cibernetici devono dotarsi, secondo una tempistica definita e comunque nel più breve tempo possibile, di standard minimi di prevenzione e reazione ad eventi cibernetici. Le modalità di tale riferimento nonché la forma redazionale di tale indicazione sono determinate dagli Stati membri. 5. I RAEE raccolti sono sottoposti a corretto trattamento conformemente all'articolo 8; fatte salve le lettere a), b) e c), i produttori siano autorizzati ad organizzare e a gestire sistemi, individuali e/o collettivi, di resa dei RAEE provenienti da nuclei domestici, a condizione che siano conformi agli obiettivi della presente direttiva; tenendo conto delle norme nazionali e dell'Unione in materia di salute e sicurezza, possa essere rifiutata la resa ai sensi delle lettere a), b) e c) dei RAEE che presentano un rischio per la salute e la sicurezza del personale per motivi di contaminazione. risultato delle prove di cui al punto 1 (compresa la data della prova di funzionalità). In tale contesto, l’opera di sensibilizzazione effettuata nei confronti degli operatori economici privati che gestiscono infrastrutture critiche e di altri soggetti di rilevanza strategica nazionale, già avviata in diversi settori di interesse primario, va estesa ad altri settori economici potenzialmente esposti ad attacchi cibernetici di portata sistemica. L'allegato IV contiene un elenco non esaustivo di AEE che rientrano nelle categorie dell'allegato III (ambito di applicazione aperto). La presenza di componenti pericolose nelle AEE solleva seri problemi nella fase di gestione dei rifiuti e i RAEE non sono sufficientemente riciclati. Quantità di AEE immesse nel mercato nazionale, in peso. In deroga al paragrafo 1, la Bulgaria, la Repubblica ceca, la Lettonia, la Lituania, l'Ungheria, Malta, la Polonia, la Romania, la Slovenia e la Slovacchia possono, data l'insufficienza delle infrastrutture necessarie e in considerazione dello scarso livello di consumo di AEE, decidere di: raggiungere, dal 14 agosto 2016, un tasso di raccolta che sia inferiore al 45 % ma superiore al 40 % del peso medio delle AEE immesse sul mercato nei tre anni precedenti; e. posticipare il raggiungimento del tasso di raccolta di cui al paragrafo 1, secondo comma, a una data di loro scelta che non sia posteriore al 14 agosto 2021. per i RAEE che rientrano nell'allegato III, categorie 5 o 6. per i RAEE che rientrano nella categoria 3 dell'allegato III, riciclaggio dell'80 %. Gli Stati membri possono designare gli operatori autorizzati a raccogliere i RAEE provenienti dai nuclei domestici di cui al paragrafo 2. Essa fa riferimento alle definizioni utilizzate in detta direttiva, comprese le definizioni di rifiuto e di operazioni generali di gestione dei rifiuti. IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Gli Stati membri notificano tali disposizioni alla Commissione entro il 14 febbraio 2014 e provvedono poi a notificare immediatamente le eventuali modifiche successive. oggetto di raccolta differenziata da parte dei produttori o di terzi che agiscono a loro nome. Gli Stati membri assicurano che le spedizioni di AEE usate sospettate di essere RAEE siano effettuate in conformità ai requisiti minimi di cui all'allegato VI e monitorano tali spedizioni di conseguenza. 1. Gli Stati membri assicurano la disponibilità e l'accessibilità dei centri di raccolta necessari, tenendo conto soprattutto della densità della popolazione; quando forniscono un nuovo prodotto, i distributori si assumano la responsabilità di assicurare che tali rifiuti possano essere resi almeno gratuitamente al distributore, in ragione di uno per uno, a condizione che le apparecchiature siano di tipo equivalente e abbiano svolto le stesse funzioni dell'apparecchiatura fornita. “direttiva del presidente del consiglio dei ministri recante indirizzi per l'attuazione dei commi 1 e 2 dell’articolo 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124 e linee guida contenenti regole inerenti all'organizzazione del lavoro finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi … Inoltre, al fine di consentire che la data in cui l'AEE è stata immessa sul mercato sia determinata in modo inequivocabile, gli Stati membri provvedono a che il marchio apposto sull'AEE specifichi che quest'ultima è stata immessa sul mercato successivamente al 13 agosto 2005. L'obbligo di recepire la presente direttiva nel diritto interno dovrebbe essere limitato alle disposizioni che rappresentano modifiche sostanziali delle direttive precedenti. 2. È un primo passo, che è stato compiuto nell’ambito del quadro legislativo esistente e, doverosamente, nel rispetto delle attuali esigenze di finanza pubblica. 4. b) della legge 23 dicembre 2014, n. 190. 4. Al fine di ottimizzare la preparazione per il riutilizzo, gli Stati membri incoraggiano gli impianti o i centri di raccolta a prevedere, prima di ogni ulteriore trasferimento, a seconda dei casi, la separazione nei punti di raccolta dei RAEE da preparare per il riutilizzo da altri RAEE raccolti separatamente, in particolare concedendo l'accesso al personale dei centri di riutilizzo. 1. La presenza di politiche nazionali diverse in materia di gestione dei RAEE ostacola l'efficacia delle politiche di riciclaggio, pertanto i criteri essenziali dovrebbero essere stabiliti a livello di Unione e dovrebbero essere elaborate norme minime per il trattamento dei RAEE. I distributori svolgono un ruolo fondamentale nel contribuire al successo della raccolta dei RAEE. Apparecchiature di piccole dimensioni. 1. 3. Gli Stati membri promuovono lo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento. il trasporto aereo di Stato foriiisce supporto Gli Stati membri adottano misure appropriate affinché i consumatori contribuiscano alla raccolta dei RAEE e per indurli a favorire il processo di riutilizzo, trattamento e recupero. 5. 13(1 of Directive 2004/109/EC Type of financial in- strument Securities Lent Expiration Exercise/ Number of voting rights that may be acquired if the instrument is exer- cised/ converted. Al Signor Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio – Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica Per quanto riguarda i prodotti immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2005 ciascun produttore è responsabile del finanziamento delle operazioni di cui al paragrafo 1 relative ai rifiuti derivanti dai suoi prodotti. Ciò deve determinare un allineamento degli assetti strategici agli standard internazionali, che consenta al nostro Paese di rapportarsi autorevolmente con i principali partner internazionali. Tale informazione rende necessaria la marcatura appropriata delle AEE che potrebbero finire nei contenitori della spazzatura o in simili canali di raccolta dei rifiuti urbani. 1. La cooperazione comprende, tra l'altro, il diritto di accesso ai documenti e alle informazioni pertinenti, tra cui l'esito di ispezioni, subordinato alle disposizioni legislative in materia di protezione dei dati personali in vigore nello Stato membro dell'autorità cui si chiede la cooperazione. 1. L'atto delegato adottato ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, dell'articolo 8, paragrafo 4, dell'articolo 10, paragrafo 3, e dell'articolo 19 entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Questo comporta la perdita di materie prime secondarie di valore, situazioni di degrado ambientale e la fornitura di dati incoerenti. Riguardo a tutti i RAEE raccolti separatamente a norma dell'articolo 5 e inviati per il trattamento a norma degli articoli 8, 9 e 10 gli Stati membri provvedono affinché i produttori raggiungano gli obiettivi minimi indicati nell'allegato V. 2. Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 20 relativo alla modifica dell'allegato VII, al fine di introdurvi altre tecnologie di trattamento che garantiscano almeno lo stesso livello di protezione della salute umana e dell'ambiente. Inoltre, è opportuno ridurre gli oneri amministrativi semplificando le procedure in materia di registrazione e di comunicazione e garantendo che non si verifichi una doppia imposizione della tassa per le registrazioni nei singoli Stati membri. 2. Gli Stati membri provvedono affinché i produttori o i terzi che agiscono a loro nome istituiscano sistemi per il recupero dei RAEE ricorrendo alle migliori tecniche disponibili. I dati contenuti nella valutazione d'impatto effettuata dalla Commissione nel 2008 indicano che il 65 % delle AEE immesse sul mercato allora era già raccolto separatamente, ma oltre la metà rischiava di essere trattata in maniera impropria e di essere esportata illegalmente e, anche se raccolta correttamente, ciò non era comunicato. Entro il 14 agosto 2015 la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione in cui riesamina i termini relativi ai tassi di raccolta di cui al paragrafo 1 ed eventualmente stabilisce tassi di raccolta individuali per una o più delle categorie definite nell'allegato III, in particolare per le apparecchiature per lo scambio di temperatura, i pannelli fotovoltaici, le apparecchiature di piccole dimensioni, le apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni e le lampade contenenti mercurio. GIOCATTOLI E APPARECCHIATURE PER IL TEMPO LIBERO E LO SPORT. La Commissione valuta in via prioritaria se le indicazioni concernenti i circuiti stampati dei telefoni mobili e gli schermi a cristalli liquidi debbano essere modificate. DISPOSITIVI MEDICI (AD ECCEZIONE DI TUTTI I PRODOTTI IMPIANTATI E INFETTATI), Apparecchiature di laboratorio per diagnosi in vitro, Altri apparecchi per depistare, prevenire, monitorare, curare e alleviare malattie, ferite o disabilità, 9. Gli Stati membri dovrebbero incoraggiare i produttori ad assumersi la piena responsabilità per la raccolta dei RAEE, in particolare finanziandone la raccolta, anche nel caso di RAEE prodotti dai nuclei domestici, lungo tutta la catena dei rifiuti, per evitare che i RAEE raccolti separatamente diventino oggetto di trattamenti non ottimali e siano esportati illegalmente, per creare condizioni eque, armonizzando il finanziamento del produttore in tutta l'Unione, e per trasferire il costo della raccolta di tali rifiuti dai contribuenti ai consumatori di AEE, conformemente al principio «chi inquina paga». tubi catodici: rimuovere il rivestimento fluorescente. La definizione di raccolta di cui alla direttiva 2008/98/CE comprende la cernita preliminare e il deposito preliminare dei rifiuti ai fini del loro trasporto in un impianto di trattamento dei rifiuti. Al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione del presente articolo, la Commissione adotta atti di esecuzione, per stabilire il formato della registrazione e delle comunicazioni e la frequenza delle comunicazioni al registro. [Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 256 del 4-11-2014] I produttori che forniscono AEE mediante tecniche di comunicazione a distanza secondo la definizione di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera f), punto iv), sono registrati nello Stato membro in cui effettuano la vendita. 6. Gli Stati membri, fatte salve le prescrizioni della legislazione dell'Unione sul funzionamento corretto del mercato interno e sulla progettazione dei prodotti, compresa la direttiva 2009/125/CE, incoraggiano la cooperazione tra produttori e operatori degli impianti di riciclaggio nonché misure volte a favorire la progettazione e la produzione di AEE, soprattutto al fine di agevolare il riutilizzo, lo smaltimento e il recupero dei RAEE, dei loro componenti e materiali. Tale definizione non osta a che un distributore sia al tempo stesso un produttore ai sensi della lettera f); h)   «RAEE provenienti dai nuclei domestici»: i RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. del consiglio OCSE relativa alla revisione della decisione OCSE(92) 39/def. Posizione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 7 giugno 2012. Gli Stati membri provvedono a che gli enti o le imprese che effettuano operazioni di raccolta o trattamento effettuino lo stoccaggio e il trattamento dei RAEE conformemente ai requisiti tecnici indicati nell'allegato VIII. 8 luglio 2014 _____ pag. Schermi, televisori, cornici digitali LCD, monitor, laptop, notebook. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. La definizione di ambiziosi tassi di raccolta dovrebbe basarsi sul volume di RAEE prodotto, tenendo in debita considerazione i differenti cicli di vita dei prodotti negli Stati membri, dei mercati non ancora saturi e delle AEE con lunghi cicli di utilizzazione. visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 192, paragrafo 1. vista la proposta della Commissione europea. clorofluorocarburi (CFC), idroclorofluorocarburi (HCFC), idrofluorocarburi (HFC) o idrocarburi (HC). Nel percorso di accrescimento delle capacità e potenzialità del Paese, inoltre, deve essere riconosciuto un fondamentale rilievo, attese le repentine evoluzioni tecnologiche cui è soggetta la materia, al settore della ricerca e sviluppo delle attività di sicurezza informatica e alla cooperazione, per queste finalità, con università e centri di ricerca anche privati. la seguente direttiva: Art. Head of Tax and Tax Planning department, Raul-Angelo advises Italian and international clients on tax law and tax planning, cross-border taxation and transfer pricing, M&A transactions, private wealth management, trusts and estate planning matters DPCM 6 novembre 2015, n. 5; DPCM 6 novembre 2015, n. 4; Decreto legge 30 ottobre 2015, n. 174; Direttiva 1° agosto 2015; Direttiva 14 febbraio 2012; Direttiva 22 aprile 2014; DPCM 27 gennaio 2014 - Strategia nazionale per la sicurezza cibernetica; Decreto legislativo 208/2011; DPCM 23 marzo 2011, n. 1; DPCM 12 giugno 2009, n. 7; DPCM 8 aprile 2008 APPARECCHIATURE DI CONSUMO E PANNELLI FOTOVOLTAICI, e altri prodotti o apparecchiature per registrare o riprodurre suoni o immagini, inclusi segnali o altre tecnologie per la distribuzione di suoni e immagini diverse dalla telecomunicazione, Lampadari per lampade fluorescenti ad eccezione dei lampadari delle abitazioni, Lampade a scarica ad alta densità, comprese lampade a vapori di sodio ad alta pressione e lampade ad alogenuro metallico, Lampade a vapori di sodio a bassa pressione, Altre apparecchiature di illuminazione per diffondere o controllare la luce ad eccezione delle lampade a incandescenza, 6. Il massimo coordinamento deve essere assicurato anche nell’ambito dell’attività degli Organismi di informazione per la sicurezza, in linea con il modello previsto dalla legge n. 124/2007 secondo cui il Presidente del Consiglio, e l’Autorità delegata ove istituita, si avvalgono del DIS per assicurare piena unitarietà nella programmazione della ricerca informativa del Sistema di informazione per la sicurezza, nelle analisi e nelle attività operative dei Servizi di informazione ed al DIS è affidato il compito di coordinare le attività di ricerca informativa finalizzate a rafforzare la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionali. La direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (7) istituisce un quadro per l'elaborazione di requisiti per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia e consente l'adozione di requisiti specifici per la progettazione ecocompatibile di prodotti che consumano energia e che potrebbero rientrare anche nell'ambito di applicazione della presente direttiva. Gli Stati membri provvedono anche a che, ai fini di cui al paragrafo 6, siano conservati i dati relativi al peso dei prodotti e dei materiali in uscita (output) dagli impianti di recupero o riciclaggio/preparazione per il riutilizzo. Al Signor Direttore Generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza 3. Ciascun produttore, allorché immette un prodotto sul mercato, dovrebbe fornire una garanzia finanziaria per evitare che i costi della gestione dei RAEE derivanti da prodotti orfani ricadano sulla società o sugli altri produttori. Al Signor Consigliere militare del Presidente del Consiglio dei ministri 5. I produttori potrebbero avere la possibilità di indicare agli acquirenti, su base volontaria, al momento della vendita di nuovi prodotti, i costi della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei RAEE ecocompatibili. Al Signor Ministro dello Sviluppo Economico La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo. 1. Per evitare tali situazioni è necessario fissare un tasso di raccolta ambizioso e assicurare che i RAEE raccolti siano trattati in modo ecocompatibile e comunicati correttamente. Per la maggior parte delle AEE è sufficiente un test delle funzioni principali. Conformemente alla dichiarazione politica comune del 28 settembre 2011 degli Stati membri e della Commissione sui documenti esplicativi (17), gli Stati membri si sono impegnati ad accompagnare, in casi giustificati, la notifica delle loro misure di recepimento con uno o più documenti che chiariscano il rapporto tra gli elementi costitutivi di una direttiva e le parti corrispondenti degli strumenti nazionali di recepimento. Laddove ciò non sia preferibile, tutti i RAEE raccolti separatamente dovrebbero essere inviati al recupero, permettendo in tal modo di raggiungere un elevato livello di riciclaggio e di recupero. I produttori possono istituire tali sistemi a titolo individuale o collettivo. LL. In questo quadro, in particolare, il Nucleo per la sicurezza cibernetica, il CERT nazionale ed il CERT della Pubblica Amministrazione dovranno adottare, in attuazione di quanto previsto dagli indirizzi operativi del Piano nazionale, le iniziative necessarie a potenziare l’operatività, pianificando quanto prima il pronto allineamento agli standard internazionali di riferimento. La relazione è messa a disposizione della Commissione entro nove mesi a decorrere dalla fine del periodo di tre anni in essa esaminato. La Commissione elabora una relazione sulla delega di potere al più tardi nove mesi prima della scadenza del periodo di cinque anni. Al Signor Ministro della Difesa Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Decreto Legislativo 22 dicembre 2017, n. 220 . 2. In aggiunta alle apparecchiature di cui al paragrafo 3, dal 15 agosto 2018, la presente direttiva non si applica alle seguenti AEE: apparecchiature destinate ad essere inviate nello spazio; utensili industriali fissi di grandi dimensioni; impianti fissi di grandi dimensioni, ad eccezione delle apparecchiature che non sono progettate e installate specificamente per essere parte di detti impianti; mezzi di trasporto di persone o di merci, esclusi i veicoli elettrici a due ruote non omologati; macchine mobili non stradali destinate ad esclusivo uso professionale; apparecchiature appositamente concepite a fini di ricerca e sviluppo, disponibili unicamente nell'ambito di rapporti tra imprese; dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro, qualora si sospetti che tali dispositivi siano infetti prima della fine del ciclo di vita, e dispositivi medici impiantabili attivi. I regimi di finanziamento collettivi non dovrebbero avere l'effetto di escludere i produttori di nicchie di mercato e con ridotti volumi di produzione, gli importatori e i nuovi arrivati. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle principali disposizioni di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. La presente direttiva dovrebbe far salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto interno e di applicazione delle direttive indicati nell'allegato XI, parte B. Poiché l'obiettivo della presente direttiva non può essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri e può, a motivo dell'entità dell'intervento, essere conseguito meglio a livello di Unione, quest'ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall'articolo 5 del trattato sull'Unione europea. Gli Stati membri provvedono affinché, ai fini del calcolo di tali obiettivi, i produttori o i terzi che agiscono a loro nome detengano la documentazione relativa al peso dei RAEE, ai loro componenti, materiali o sostanze in uscita dagli impianti di raccolta (output), in entrata (input) e in uscita (output) dagli impianti di trattamento e in entrata (input) negli impianti per il recupero o il riciclaggio/la preparazione per il riutilizzo. DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 febbraio 2006 Norme unificate per la protezione e la tutela delle informazioni classificate. Tipo di AEE (apparecchiatura per uso domestico o per altri usi). Informazione degli impianti di trattamento. 2. È opportuno, per motivi di chiarezza, provvedere alla rifusione di detta direttiva. Le modalità di individuazione degli operatori privati e lo sviluppo delle relazioni dovranno essere definite in modo coordinato nelle sedi individuate dall’architettura istituzionale e, in particolare, nell’ambito dell’Organo collegiale di supporto al CISR. ove appropriato. Essa mira inoltre a migliorare le prestazioni ambientali di tutti gli operatori che intervengono nel ciclo di vita delle AEE, quali ad esempio produttori, distributori e consumatori, in particolare quegli operatori direttamente impegnati nella raccolta e nel trattamento dei RAEE. Al Signor Ministro dell’Interno apparecchiature per il trattamento dell'acqua, in conformità della regolamentazione in materia sanitaria e ambientale. L'ambito di applicazione della presente direttiva dovrebbe includere tutte le AEE usate dai consumatori e le AEE ad uso professionale. 1.01% 1.01% % of voting rights 0.29% 0.29% Indirect (Art 10 of Directive B 1: Financial Instruments according to Art. modalità di versamento dell’IVA in applicazione del regime di scissione dei pagamenti (c.d. Sulla base di una relazione della Commissione, accompagnata, se del caso, da una proposta legislativa, il Parlamento europeo e il Consiglio riesaminano, entro il 14 agosto 2016, gli obiettivi di recupero di cui all'allegato V, parte 3, valutano la possibilità di fissare obiettivi distinti per i RAEE da preparare per il riutilizzo e riesaminano il metodo di calcolo di cui al paragrafo 2 al fine di analizzare la fattibilità degli obiettivi sulla base dei prodotti e dei materiali in uscita (output) dai processi di recupero, riciclaggio e preparazione per il riutilizzo. split payment) ai sensi dell’art.1, comma 629, lett. 2. Per adempiere agli obblighi a norma della presente direttiva in un determinato Stato membro, un produttore dovrebbe essere stabilito in detto Stato membro. bilance per misurare il peso dei rifiuti trattati. Gli obiettivi della politica ambientale dell'Unione sono, in particolare, la salvaguardia, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente, la protezione della salute umana e l'uso accorto e razionale delle risorse naturali. I principi fondamentali che devono guidare il percorso verso l’obiettivo indicato sono: a. il potenziamento della capacità di reazione. Nel suo parere sulla «valutazione del rischio dei prodotti della nanotecnologia» del 19 gennaio 2009, il comitato scientifico sui rischi sanitari emergenti e recentemente identificati ha affermato che l'esposizione ai nanomateriali che sono stabilmente integrati in grandi strutture, ad esempio nei circuiti elettronici, può avvenire durante le fasi di smaltimento e di riciclaggio dei rifiuti. I regimi collettivi potrebbero prevedere oneri differenziati a seconda della facilità con cui è possibile riciclare i prodotti e le materie prime secondarie di valore in essi contenute. Il Sottosegretario di Stato, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, e il Direttore generale del DIS sono incaricati di seguire l’attuazione delle linee di azione indicate, per gli aspetti di competenza, e di riferirmi con cadenza semestrale. Le informazioni segnalano, nella misura in cui ciò è necessario per i centri di preparazione per il riutilizzo e gli impianti di trattamento e riciclaggio al fine di uniformarsi alle disposizioni della presente direttiva, le diverse componenti e i diversi materiali delle AEE, nonché il punto in cui le sostanze e le miscele pericolose si trovano nelle AEE. In tali circostanze vengono informate le autorità competenti e il carico viene trattato come previsto dagli articoli 24 e 25 del regolamento (CE) n. 1013/2006. La prima relazione verte sul periodo dal 14 febbraio 2014 al 31 dicembre 2015. 4. plastica contenente ritardanti di fiamma bromurati. Vengono messe a disposizione dei centri di preparazione per il riutilizzo e degli impianti di trattamento e riciclaggio da parte dei produttori di AEE in forma di manuali o attraverso gli strumenti elettronici (ad esempio CD-Rom e servizi on line). Categorie di AEE oggetto della presente direttiva durante il periodo transitorio di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), Elenco indicativo di AEE che rientrano nelle categorie dell'allegato I, Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti, Altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l'ulteriore trasformazione di alimenti, Altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi, Altre apparecchiature per la ventilazione, l'estrazione d'aria e il condizionamento, Macchine per cucire, macchine per maglieria, macchine tessitrici e per altre lavorazioni dei tessili, Ferri da stiro e altre apparecchiature per stirare, pressare e trattare ulteriormente gli indumenti, Macinini elettrici, macina caffè elettrici e apparecchiature per aprire o sigillare contenitori o pacchetti, Apparecchi tagliacapelli, asciugacapelli, spazzolini da denti elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi e altre cure del corpo, Sveglie, orologi da polso o da tasca e apparecchiature per misurare, indicare e registrare il tempo, 3. Tuttavia, le apparecchiature che non sono progettate e installate specificamente per essere parte di detti impianti, e che sono idonee a svolgere la propria funzione anche ove non siano parti di detti impianti, dovrebbero rientrare nell'ambito di applicazione della presente direttiva. Per quanto riguarda la presente direttiva, il legislatore ritiene che la trasmissione di tali documenti sia giustificata. L'introduzione, da parte della presente direttiva, della responsabilità del produttore è uno degli strumenti per incoraggiare la progettazione e la produzione di AEE che tengano pienamente in considerazione e ne facilitino la riparazione, l'eventuale adeguamento al progresso tecnico, il riutilizzo, lo smontaggio e il riciclaggio. 1). L’Italia si è da alcuni anni dotata di un’architettura istituzionale con l’obiettivo di ricomporre e mettere a sistema i molteplici attori, pubblici e privati, che operano nel campo della sicurezza dello spazio cibernetico.