Le contrattazioni, infatti sono state interrotte dopo appena due ore e 45 minuti, record negativo da parecchi anni a questa parte. Non tutti gli analisti sono convinti che la sterlina sia in grado di mantenere questi livelli, anche se sembra scontato che andrà comunque a collocarsi nella parte alta dello Sme. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. L'ampia raccolta dei fatti del giorno nella storia è completata dal santo del giorno, fase lunare, proverbi. Ecco altri stralci tratti da quella importante seduta: Lucio Magri (Democrazia Proletaria): “Una prima considerazione da fare, di buon senso ma non ovvia, è questa: negli ultimi anni il deprezzamento della moneta e l’elevato tasso di inflazione non sono stati per l’economia italiana solo una manifestazione di crisi, sono stati anche il principale strumento di difesa rispetto alla crisi stessa. dall’ingresso dell’Italia nello Sme nel marzo 1979, e poi dal “divorzio” fra Banca d’Italia e Tesoro nel 1981, con i conseguenti effetti di ritorno a tassi di interesse reali positivi. 35-82. Ed è, infine, l’inflazione permanente che ha consentito, pur senza grandi trasformazioni strutturali, una poco appariscente ma sostanziosa redistribuzione del reddito interno e la compressione delle rendite, soprattutto bancarie ed edilizie. ): la verità è – diciamocelo chiaro – che o noi facciamo questa politica interna finanziaria, del lavoro e degli investimenti in modo giusto e coerente con lo SME, oppure quello che potrà succedere al nostro paese sarà così grave che anche il fatto di uscire dallo SME non avrà più alcuna importanza; vi sarà un disastro nazionale, del quale l’uscita dallo SME sarebbe soltanto un dettaglio”. Il saldo della bilancia commerciale di periodo, una volta che il prezzo del … E’ così venuto alla luce un equivoco di fondo: se cioè il nuovo sistema debba contribuire a garantire un più intenso sviluppo dei paesi più deboli della Comunità, o debba servire a garantire il Paese più forte, ferma restando la politica non espansiva della Germania, spingendosi un Paese come l’Italia alla deflazione”. • Il Tempo: Baffi e Ossola: cautela per l’ingresso nello SME, 15/10/1978. I campi obbligatori sono contrassegnati *. A metà seduta l' indice Dow Jones era intorno a quota 2.521,53, 10,89 punti in più di venerdì, dopo aver segnato un rialzo anche di 33 punti. Il giorno il 12 dicembre, ed entro pochi mesi si terranno le prime Europee. L’intervento più favorevole all’ingresso immediato dell’Italia nello SME fu quello di Giovanni Malagodi, segretario del PLI. Si fronteggiavano due posizioni: coloro che volevano entrare immediatamente nello SME, tra essi La Malfa (PRI), Malagodi (PLI), Pannella (Radicali), Romualdi (MSI), e altri, tra i quali Pietro Longo (PSDI), Lucio Magri (PdUP), Luciana Castellina (Democrazia Proletaria), Fabrizio Cicchitto (PSI), Giorgio Napolitano (PCI), Massimo Gorla (Democrazia Proletaria), i quali, in misura maggiore o minore, manifestarono le loro perplessità e i loro timori, quando non l’aperta ostilità. Il vincolo esterno sarebbe stato rinforzato, e di molto, dai successivi provvedimenti: il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia e la completa trasformazione del Mercato Comune Europeo nel Mercato Unico. E gli occhi degli operatori ora sono puntati proprio su venerdì prossimo, quando sarà reso noto il dato sull' inflazione inglese nel mese di settembre, che dovrebbe salire al 10,8% dal 10,6% di agosto. Quanto può reggere un equilibrio fondato sul fatto che si esporta sempre più per ottenerne in cambio, in termini reali, sempre meno, o sul fatto che un settore crescente dell’economia sopravvive a bassa produttività soprattutto grazie all’evasione fiscale e previdenziale o sul fatto che si comprime il reddito di certe zone o strati della società ma senza modificarne la fisionomia produttiva e proporre loro una nuova prospettiva di sviluppo?“. Il nostro Paese deve infine essere riammesso nello SME, da cui è escluso dal 1992. Ma dal vertice è venuta solo la conferma di una sostanziale resistenza dei Paesi più forti, della Germania, e in particolare della banca centrale tedesca, ad assumere impegni effettivi e sostenere oneri adeguati per un maggiore equilibrio tra gli andamenti delle economie di paesi della Comunità. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Tra i più scettici, il nostro ministro del Tesoro Guido Carli, secondo il quale, nonostante l' ingresso nello Sme, la Gran Bretagna non ha modificato affatto la sua linea. Abbiamo preso atto a suo tempo della cosiddetta svolta sindacale dell’EUR, però fino ad oggi non abbiamo ottenuto alcun risultato pratico. C’è, in queste parole, il nocciolo degli interessi concreti, di bottega domestica, del capitalismo italiano: disciplinare (dopo la delusione della “svolta dell’EUR”) le richieste di aumenti salariali e miglioramenti contrattuali con il ricorso a un “vincolo esterno”: lo SME all’epoca, successivamente la moneta unica. Tratto da: Le esigenze poste da parte italiana non riflettevano solo il nostro interesse nazionale: la preoccupazione espressa dai nostri negoziatori fu innanzitutto quella di dar vita a un sistema realistico e duraturo, in quanto – cito parole e concetti del ministro del tesoro e del governatore della Banca d’Italia: “Un suo insuccesso comporterebbe gravi ripercussioni sul funzionamento del sistema monetario internazionale e sulle possibilità di avanzamento della costruzione economica europea”. Tutti gli agganci nominali sono sempre qualcosa di temporaneo. di sviluppo; costituiscono un’ulteriore svolta moderata nel programma di Governo e, dunque, scontano uno scontro sociale durissimo e, dati i rapporti di forza reali, una soluzione politica al limite, e forse oltre il limite, dell’autoritarismo. Il cammino per l' unione economica e monetaria è ancora molto lungo, ma certamente l' ingresso della sterlina nello Sme è un passo avanti importante. Al fixing di Francoforte, il biglietto verde è stato fissato a quota 1,5338 contro gli 1,5348 di venerdì scorso, mentre in Italia è sceso a 1.149,87 lire contro le 1.150,58 lire precedenti. Waltham, Contea di Middlesex: Vrbo Italia offre un’ampia scelta di 722 case vacanza per le vostre vacanze. Al fixing di Francoforte, infatti, la sterlina è salita a 3,027 marchi contro la parità centrale di 2,778 e i 2,9440 di venerdì. EURO vs. LIRA economia5stelle.it L’adesione all’ Euro è la conseguenza della adesione allo SME (Sistema Monetario Europeo) del 1979 (Governi Andreotti- Cossiga) l’Atto Unico Europeo del 1986 (Governo Craxi) e il Trattato di Maastricht del 1992 (Governi Andreotti-Amato) CHI HA DECISO, COME E Chi Siamo. In ogni caso ha precisato se il consiglio europeo di Roma fisserà al primo gennaio ' 93 la data dell' avvio della seconda fase dell' Uem, l' Italia … Marchi SME. Rispetto all’ingresso nello SME non mancavano comunque voci scettiche, tra le quali spiccavano quelle dell’allora Presidente di Confindustria, Guido Carli, e quella del governatore della Banca d’Italia, Paolo Baffi, persuasi del fatto che le asimmetrie del sistema giocassero troppo a favore della Germania. Secondo Waigel, comunque, la fascia d' oscillazione allargata al 6% per il momento va bene, perché permetterà alla sterlina d' integrarsi senza problemi nello Sme. Venerdì 18 dicembre alle 21.10. Ma non solo. Questi amici si sono preoccupati di non contribuire, con una decisione di non ingresso immediato dell’Italia nello SME, a un parziale insuccesso di quello che appare il primo rilevante tentativo di rilancio del processo di integrazione europea dopo anni ed anni di involuzione e di crisi. “Noi pensiamo che gli investimenti dipendano anche dalla mobilità e dal costo del lavoro. Passato e Presente. L’anno è il 1978. ROMA La sterlina ha imboccato a tutta velocità l' autostrada dello Sme. Il dollaro invece ha mostrato ancora una volta tutta la sua debolezza e in Giappone è sceso sotto la soglia dei 130 yen per poi essere fissato in chiusura a quota 130,05, il minimo da almeno un anno e mezzo. Che si trattasse di una soluzione illusoria, e comunque efficace solo nel breve periodo, è fuori di dubbio, e noi più di altri lo abbiamo sempre sostenuto. Enrico Berlinguer. La simmetria, prima di tutto, va riveduta e messa a punto entro sei mesi e, quindi, non è una cosa già tagliata ed asciutta, come dicono gli inglesi, anzi, senza forse, lasciare alquanto elastica. Non è che il vincolo esterno possa in qualche modo forzarci (questa è una illusione! La fascia di oscillazione, del 6 per cento, del resto, non elimina del tutto il rischio di cambio e, soprattutto, la forte inflazione esistente in Inghilterra ne minaccia i rendimenti reali, già tagliati con l' abbassamento del tasso di sconto dal 15 al 14 per cento. Due mesi dopo, in novembre, l'Italia può chiedere il rientro nello Sme e la parità con il marco tedesco viene fissata a quota 990. Ci auguriamo vivamente che esso venga, e non nascondiamo che vediamo, nella nostra appartenenza allo SME, una specie di metro concreto con il quale misurare la fedeltà dei sindacati a questa loro proclamata nuova politica. Nell’anno dei tre papi viene definito il negoziato sull’ingresso dell’Italia nello SME e a dicembre condotto il voto decisivo. Meglio sudditi che morti: le vite a sovranità limitata degli italiani, Il consumo energetico e l’impatto ambientale di Bitcoin, Strategie di sopravvivenza del sistema finanziario, Le leggi Liciniae Sextiae e la riforma degli interessi sul debito, L’adesione dell’Italia al Sistema Monetario Europeo. “Noi pensiamo che gli investimenti dipendano anche dalla mobilità e dal costo del lavoro. Gli occhi di tutti erano concentrati su Londra, che non ha tradito le aspettative: l' indice Financial Times, dopo un inizio ancor più brillante, ha infatti chiuso a quota 2.701,60 punti, con un incremento del 2,70 per cento. Tra gli interventi favorevoli all’entrata nello SME è opportuno ricordare quello di Pino Romualdi del MSI. Ma il più chiaro di tutti fu Giorgio Napolitano. Medicina alternativa, alimentazione, spiritualità, self-help, esoterismo, nuove scienze: l'editoria utile per chi cerca informazioni alternative. Non solo aveva capito la grande strategia tedesca (arrestare la rivalutazione del marco rispetto al dollaro zavorrandosi con le monete deboli e nello stesso tempo rivalutando abbastanza queste monete, in modo da diminuire la competitività della loro economia rispetto a quella tedesca), ma aveva ben presente il fatto che, in regime di cambi fissi (SME o euro) il vero problema da affrontare sarebbe stato quello dei diversi tassi di inflazione, e quindi di produttività. La battaglia diplomatica per l’accesso alla moneta unica europea (1996-1998), in “Rivista di Politica Economica”, luglio/settembre 2010-2011, pp. ... Il 25 novembre 1996, grazie alla legge finanziaria approvata per il 1997, la lira rientra nel sistema monetario europeo, la parità con il marco è fissata a 990 lire, dopo una serrata trattativa, che ha visto i "mastini" della Bundesbank opporsi al tentativo italiano di … Diversi argomenti sono avanzati in supporto a risposte positive. Ma a spingere in alto le Borse sembra essere soprattutto il leggero vento di ribasso che sta soffiando sui tassi d' interesse, una circostanza che potrebbe provocare un rilancio delle economie in pieno ristagno. Viene spontaneo domandarsi perché, ai lavoratori di questi paesi, non debba essere riconosciuto il diritto a godere di aumenti salariali, ma la risposta, ne sono certo, è già dentro di voi: il vero obiettivo dello SME era quello di imporre una disciplina salariale, attraverso un vincolo esterno costituito, per il momento, solo dall’imposizione di cambi fissi tra le monete. Ma vediamo passo dopo passo la marcia trionfale della sterlina su tutti i mercati valutari. In rialzo anche Wall Street, non per la sterlina, ma per l' accordo sul deficit di bilancio raggiunto tra Bush e la Camera americana che, confermando le voci di recessione, ha riaperto le porte alla possibilità di un abbassamento dei tassi d' interesse da parte della Fed. Difficoltà dell'Italia ad entrare nello SME. Altro che debito pubblico! Magri è consapevole che la svalutazione non risolve le debolezze intrinseche del sistema economico, limitandosi a svolgere una funzione difensiva, ma ribadisce che il superamento di questi limiti non può venire che da una sana politica interna, giammai dall’imposizione di un vincolo esterno, il cui vero scopo è quello di smantellare i rapporti politici e di classe costituitisi nel corso degli anni settanta. Anche in Europa la musica non è cambiata. IV, iii, p. 726). La maggior parte delle donne (83%) sono state trattate con la ART prima dell’ingresso nello studio (durata mediana di 6 giorni). Questa realtà non può essere celata nemmeno dal fatto che, in sede di votazione, il PCI si espresse parzialmente contro, ma solo sulla seconda delle tre mozioni in cui aveva chiesto, e ottenuto, che il documento fosse diviso: quella relativa all’entrata immediata a partire dal primo gennaio 1979. L'INGRESSO DELL'ITALIA NELL'EURO E' STATO UN ATTO PUNITIVO. MOLTI esponenti politici della Cee, però, continuano ad avere forti dubbi sulla reale volontà del governo di Londra di favorire la piena integrazione economica e monetaria europea, un' operazione che del resto la Thatcher aveva sempre osteggiato in precedenza. Secondo De Michelis Londra ha deciso per il meglio. Se vuoi saperne di pi\u00f9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.\r\nChiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all\u2019uso dei cookie.\r\n\r\n, https://egodellarete.blogspot.com/2014/09/la-resilienza-delluro-8.html, Il fallimento epocale delle riforme liberiste in Italia – Attivismo.info, Scopri come i tuoi dati vengono elaborati, Italia – Manifestazione – Giornata del risveglio, Vimercate – Incontro con Giulio Sapelli: la crisi dell’ordine liberale. SME, la scelta che conviene! Questa decisione era necessaria per rispettare un preciso criterio di Maastricht, che prevedeva la partecipazione allo Sme nei due anni precedenti l'Unione monetaria. La posizione di Magri è improntata, oltre che all’ovvia considerazione che l’inflazione tende a favorire “una poco appariscente ma sostanziosa redistribuzione del reddito interno”, anche ad un sano realismo. Tuttavia le dichiarazioni a verbale dai relatori dei partiti della sinistra (tra i quali, “perfidamente”, ricordiamo Giorgio Napolitano) dimostrano come fossero ben presenti, ai dirigenti dell’epoca, le conseguenze per gli interessi del lavoro di quella scelta. Anche Fabrizio Cicchitto “disse la verità”, sebbene oggi egli sia in ben altre faccende affaccendato: “Il dollaro in tutti questi anni ha manovrato e manovrato fortemente, si è deprezzato rispetto al marco almeno del 40 per cento, ha aumentato i suoi livelli di competitività in modo molto notevole e noi e la sterlina gli siamo andati dietro, fruendo dei livelli di competitività che in questo modo venivano conquistati. Passato e Presente. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. ... M. Battocchi, L’ingresso dell’Italia nell’euro. Vale la pena riportarne uno stralcio, che risulta illuminante. • Corriere della Sera: Prodi R., Non c’è un successore al trono del dollaro, 3/11/1978. Che la scelta di aderire allo SME non obbedisse a valutazioni razionali di politica economica, ma avesse altre motivazioni, è confermato da un passaggio dell’intervento di Ugo La Malfa, il quale candidamente afferma: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, come uomo al quale si attribuisce una qualche competenza tecnica, devo dare ai miei colleghi giustificazione per il fatto di aver dato prevalente importanza al fatto politico rispetto al fatto tecnico”. Governo Andreotti, 1978, commemorazione di Aldo Moro In questo voto cruciale per la storia della Repubblica (e riconosciuto tale da molti dei protagonisti) alcuni dei più entusiasti sostenitori delle successive “devoluzioni” di sovranità sono su posizioni diverse e contrarie. Va da sé che i comportamenti “virtuosi” siano quelli dei paesi che mantengono bassa l’inflazione, vale a dire quelli che meglio sanno “disciplinare i lavoratori”, dal che discende che, in caso di divergenza tra le inflazioni dei paesi aderenti, il peso dell’aggiustamento debba essere a carico di quelli con un’inflazione maggiore. La realtà è ben diversa: tutte le forze politiche, ad eccezione di Democrazia Proletaria che si oppose con estrema decisione, sostennero in modo più o meno convinto l’adozione di un regime di cambi fissi frettolosa e senza le necessarie garanzie per i ceti popolari, sia dei paesi più deboli che di quelli più forti. Quello delle garanzie da conseguire affinché l’euro possa avere successo, favorire un sostanziale riequilibrio all’interno dell’Unione europea (e non sortire un effetto contrario), è un rilevante problema politico. L’intervento più favorevole all’ingresso immediato dell’Italia nello SME fu quello di Giovanni Malagodi, segretario del PLI. https://egodellarete.blogspot.com/2014/09/la-resilienza-delluro-8.html, Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Nel 1979 nacque il Sistema Monetario Europeo o SME (da non confondere col sistema attuale di moneta unica), che imponeva ai Paesi membri di versare il 20% delle riserve in oro e il 20% delle riserve in dollari in cambio diEcu, che poi diventeranno Euro.Di tutto questo beneficiava un sistema finanziario centrale, che era gestito da privati.