Il soprannome âTintorettoâ gli derivò dal mestiere paterno, tintore di stoffe. Tra le centinaia di citazioni d’autore, riportiamo quella del celebre scrittore americano, , Tintoretto ha raffigurato Cristo ormai morto. La scena del dipinto si svolge sullo sfondo di un cielo cupo, gonfio di nubi all'orizzonte, che dà all'osservatore la sensazione di una sciagura imminente. Xilografia di Hans Baldung Grien, tratta da Speculum passionis domini nostri Jesu Christi, Dall’ora sesta alla nona e la morte di Gesù, Or dall’ora sesta fino alla nona si fece buio per tutto il paese. L'opera è ricordata da Carlo Ridolfi, biografo del Tintoretto come «gratiosissimo pensiero di san Giorgio che uccide il Drago, con la figliuola del Re che impaurita sen fugge ».. Il formato, relativamente piccolo, farebbe pensare a un'opera destinata alla devozione privata, piuttosto che a un altare. Conferenza di Antonio Manno, Venerdì, 23 maggio 2014, ore 17.30, Venezia, Telecom Future Centre, refettorio di San Salvador (ex convento della chiesa di San Salvador, a Rialto). Per la sua grande “Crocifissione”, Tintoretto non si ispira ai grandi cicli pittorici veneziani del Bellini o del Carpaccio, ma a un tipo di quadro diffuso in Europa sin dal tardo Medioevo: la crocifissione con una grande folla di personaggi. Olio su tela. La Crocifissione di San Rocco e il nuovo modo di usare la prospettiva del Tintoretto. Dopo Raffaello Sanzio (www.arte.it/raffaello) apriamo un nuovo canale per celebrare Leonardo da Vinci (www.arte.it/leonardo). 91-97. Borghini lo descrive come il quadro con “Cristo crocifisso con un gran numero di figure” (1584, p. 555). 2. Hadeln confermò queste sue ipotesi in un suo lungo saggio sui disegni del Tintoretto: “Tintoretto ging in ihrer Anwendung so weit, daà er in der Regel den Akt auf die Leinwand übertrug und erst beim Malen drapierte” (1922, p. 34). L’immagine si propone sfuggevole, come il “divenire” della realtà , e ambigua, come se la verità avesse due facce. Jacopo Robusti, noto come il Tintoretto è stato un pittore italiano, uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana e probabilmente lâultimo grande pittore del Rinascimento italiano. XXVII, 45-51), (Nuovo Testamento. Tintoretto, "Crocifissione" La Crocifissione rappresenta il simbolo per antonomasia del Cristianesimo : essa occupa un posto centrale nella produzione dellâarte sacra.  Alessandro Bullo è laureato in lettere con indirizzo artistico (Tesi di Laurea: “La scultura del XVI secolo nella Chiesa dei SS. I tre esecutori non si vedono in volto ma i loro abiti, i loro movimenti e i loro piedi nudi e sporchi li trasformano, quasi, in lavoratori di strada. In Tintoretto tutto è teso al raggiungimento di un fine: il quadro deve coinvolgere ed emozionare il popolo. Descrizione. Collocazione: Scuola Grande di San Rocco â Sala dellâAlbergo, Tintoretto, La Crocifissione (Scuola Grande di San Rocco). Dopo l'ambigua vicenda della turbativa durante il ⦠Qual’è la verità ? La stanza nella quale si svolge la scena sembra essere lâinterno di unâosteria. E verso l’ora nona, Gesù grido con gran voce: ‘ Eli, Eli, lama sabactani ? (La storia dellâarte raccontata da E. H. Gombrich, Torino 1987, p. 365), La Crocifissione di San Rocco prova che Tintoretto non era un improvvisatore. Sullo sfondo del cielo blu oltremare spicca al centro la croce di Gesù, in un turbinio di angeli addolorati che accorrono, si stracciano le vesti, raccolgono il sangue di Cristo dalle ferite. XIX, 34) sarebbe giustificata da un pessimo restauro antico, e Manno dichiara che la ferita è presente nell’incisione originale di Agostino Carracci; la testa di Cristo cade, inoltre, senza vita sul petto ed è completamente in ombra. Si veda come i vari episodi sono orchestrati nello spazio scenico della tela, isolati eppure parte del tutto. Per supportare le celebrazioni di Raffaello Sanzio nel 500° anniversario della morte dell'artista. Città di Venezia", Concorso Internazionale di Fotografia Subacquea [...] L'articolo Mostra proviene da Museo di Storia Naturale di Venezia. 1565. Il tema della crocifissione è stato più volte il soggetto di opere di un artista italiano come Emilio Vedova (Venezia 1919-2006) senza considerazione di tipo religioso bensì in virtù della sua potente drammaticità, trovando ispirazione in particolare nei teleri di Tintoretto sulla Passione di Cristo nelle chiese veneziane. Attenzione. La Crocifissione del Tintoretto Nella sua monumentale Crocifissione , dipinta fra il 1564 e il 1565, Tintoretto concepì un Cristo, magnificamente isolato e circonfuso di luce , crocifisso al centro di un terrapieno quadrato, una sorta di palcoscenico allâaperto posto di sbieco. E dove il contemporaneo, Chiunque entri nella sala dell’Albergo è subito attratto dalla figura enorme del Cristo crocifisso, che Tintoretto, in modo geniale e scenografico, colloca in posizione prossima all’orlo della tela. Per decisione del Governo tutti i musei e le mostre in Italia sono chiusi al pubblico dal 5 novembre al 3 dicembre 2020. […], Dal 16 ottobre all'8 novembre 2020 al Museo di Storia Naturale la XIII edizione di "ABISSI. Robert Echols conferma l’idea del De Vecchi, attirando però l’attenzione sulla figura centrale di Cristo che, anche se ad un primo sguardo, sembra sia “on the picture plane”, un trucco prospettico crea l’illusione che la croce sia spinta “upwards and forwards” (2007, pp. E per questo motivo, non mancano notazioni realistiche, sia nei ritratti che nelle scene tratte dalla quotidianità . E questa è la grandezza del Tintoretto, rispetto a Veronese e a Tiziano, come evidenziato dal grande Gombrich: Per quanto Tiziano fosse un incomparabile pittore della bellezza, il Tintoretto deve aver sentito che i suoi quadri tendevano piu a piacere che a commuovere … A ragione o a torto deve aver deciso di raccontare tutte queste storie in un modo diverso, capace di dare un brivido allo spettatore e di comunicargli lâintensa drammaticità degli eventi dipinti. Gli orari di apertura, il costo dei biglietti, le foto e il comunicato stampa della mostra d'arte La Crocifissione del Tintoretto. Jacopo Tintoretto è stato spesso criticato, a partire dal Vasari, di essere un pittore veloce e approssimativo. Nel suo studio pionieristico del 1921, D. F. von Hadeln, studiando i disegni preparatori di Tintoretto, constatò che il pittore era tutt’altro che un improvvisatore: “Immer klarer là Bt es das Zeichnungsmaterial erkennen, daB Tintoretto alles andere als ein Improvisator war” (1921, p. 102). Wilmes, 1985, pp. Secondo Huttinger, questa tradizione iniziò in Italia con la pittura senese del 14 ° secolo, nella bottega di Pietro Lorenzetti (Siena, 1280/85 circa â 1348 circa), per poi continuare nel nord Italia con la maestosa Crocifissione (1376-1379), dipinta da Altichiero da Zevio (Zevio, 1330 circa â Verona, 1390 circa), nella Cappella di San Giacomo nella Basilica di Sant’Antonio a Padova, e la Crocifissione di san Filippo in Asia minore di Giusto de ‘Menabuoi (Firenze, 1330 circa â Padova, 1390 circa), dipinta per il Battistero di Padova. Intorno a loro si affrettano a servire i domestici mentre sul soffitto aleggiano figure di angeli. Consulta anche lâarticolo intitolato: I libri utili alla lettura dellâopera dâarte. Le migliori offerte per TINTORETTO CROCIFISSIONE CARTOLINA FILATELICA 2019 - MAXI CARD sono su eBay Confronta prezzi e caratteristiche di prodotti nuovi e usati Molti articoli con consegna gratis! La Crocifissione di Tintoretto. 1906, p. 593). L’assenza della ferita sul costato (inferta da un soldato al corpo senza vita di Gesù, prima di deporlo dalla croce: Gv. Nel telere di San Rocco, sempre secondo Manno, Tintoretto ha dipinto il momento dell’eclissi di sole, successivo alla morte di Cristo (eclissi menzionata solo nel Vangelo di Luca). Gentili, invece, ripropone (più o meno) quanto scritto da Wilmes e considera Cristo ancora vivo (2006, pp. Lo studio del 1921 di Hadeln è stato confermato dalle rivelazioni, ottenute durante una rifoderatura della tela della Crocifissione, che hanno documentato come Tintoretto disegnasse sulla tela le figure nude (come nei disegni autografi) e poi vi dipingesse sopra le vesti. 1906, p. 593). Dietro la traccia schietta e onesta disponeva quindi i suoi paesaggi tempestosi e tragici, mentre, sulle membra coscienziosamente calcolate, stendeva sicure, come su persona viva, le vesti … Da ciò la conferma che il Robusti trattasse le sue figure come nudo prima, e le drappeggiasse dopo.”. La Crocifissione, la tela più vasta che Jacopo Tintoretto abbia mai dipinto per la Scuola Grande di San Rocco, è stata forse per lui anche la più impegnativa, sia dal punto di vista professionale, sia da quello contenutistico. Da un parte Manno ha ragione quando sottolinea la posizione della testa e il volto in ombra, segni che Cristo ha spirato il suo ultimo respiro; dall’altra esistono diversi, Un’altra prova, secondo me, è legata all’interpretazione offerta da, E allora? Archivio di Stato, Scuola Grande di San Rocco, Z/423, Ricevute, fol. L’azione si sviluppa attorno alla Croce, «perno di unâimmensa ruota, i cui raggi son guide del movimento intero della composizione» (Venturi, 1929). Il problema è effettivamente di difficile soluzione. Molti hanno fatto notare che, tranne il gruppo dolente ai piedi della Croce, tutti gli altri personaggi dell quadro sembrano indifferenti a quanto sta accadendo. che decora il centro del soffitto (ed. Ridolfi inserisce la Crocifissione tra le âpitture celebratissime del Tintorettoâ (1642, p. 91). […], La Crocifissione, come ricorda la scritta citata, fu realizzata nel. Molti esegeti (basandosi sul Vangelo di Giovanni) sostengono che l’atto di Stephaton di bagnare le labbra di Gesù, con una spugna intrisa di aceto, sia un gesto di compassione. 362-363; cfr. Dallo stesso libro, il pittore veneziano potrebbe aver tratto anche le rappresentazioni degli aguzzini che inchiodano il corpo sulla croce (cfr. ‘ (cfr. Krischel, 2000, p. 108). L’azione si sviluppa attorno alla Croce,Â, Se è pur vero, come ripetuto fin dai tempi antichi, che la croce è il centro del telere, Tintoretto non rinuncia alle sue tipiche prospettive audaci. Museo Civico Medievale in Palazzo Ghisilardi, Torna alla luce, con eccezionali tesori, un nuovo tratto dei Fori Imperiali. La narrativa pluritemporale di Tintoretto e la strana eclissi di sole …. Lungo un lato della lunga tavola sono distribuiti Cristo e gli apostoli. Jacopo Tintoretto, Crocifissione, Chiesa di Santa Maria del Rosario âUna palla di un Christo in Croce, lavorata da Tintorettoâ è ricordata per la prima volta dal Sansovino , nel 1581, nel âTempio dei Giesuati composto con assai bella forme così dentro come fuoriâ (Sansovino, 1581, libro V, p. 97). Se è vero che la figura della Misericordia funge da mediatrice tra Cristo e San Rocco e che la scala appoggiata alla croce è una Scala per il Paradiso, allora l’uomo che intinge la spugna nell’aceto (Stephaton), per alleviare la sete di Gesù, sta sicuramente salendo e non scendendo (come ipotizzato da alcuni studiosi, secondo cui Cristo è già morto): sta salendo la scala perché è un uomo “misericordioso”, destinato a salire in cielo, proprio come San Rocco. Hadeln, 1921, p. 102). Lo stesso vale per l’eclissi: Luca (XXIII, 44) scrive che le tenebre oscurarono la terra dall’ora sesta alla nona, non si tratta quindi di un’eclissi di sole che dura al massimo qualche minuto, perché le tenebre durano circa tre ore.Â, La scala del Paradiso e la Misericordia di Stephaton …, Un’altra prova, secondo me, è legata all’interpretazione offerta da Zinkert (2003, pp. Il giovane Caravaggio ha dovuto abbandonare in fretta e furia Roma subito dopo un violento omicidio di cui si è macchiato, che lo ha trasformato in un volgare criminale come tanti altri. che “without the atmosphere and the just distribution of light, it would look as lifeless and desolate, in spite of the crowd and animation, as if it were the bottom of a dried up sea” (p. 58). Ensemble und Wirkung, Berlino 2003, pp. Le dieci Crocifissioni dipinte da Jacopo Tintoretto presentano numerose varianti iconografiche. altri esempi in Rosand, 1982, p. 200). Asino che divora i rami dâulivo della pace cristiana, simbolo del giudaismo. 27-28), di cui abbiamo già parlato. Descrizione dei personaggi e degli episodi principali della Crocifissione, Le varie identificazioni dei personaggi e degli episodi sono state riprese dal libro che Antonio Manno ha dedicato alla Crocifissione (2013), da Gentili (2006) e da Swoboda (1971)Â, La tempesta sullo sfondo, capolavoro paesaggistico e luministico, Uno dei primi studiosi a comprendere l’importanza del paesaggio è stato Preston Stearns, che paragonò Tintoretto a Shakespeare, e che evidenziò come il pittore sceglie un momento ben preciso della tragedia biblica, ossia quando Cristo sta per morire. Anche questa interpretazione, però, anche se molto affascinante, può essere confutata facilmente. Ecco, nella Crocifissione, il carnefice che tira la corda per alzare la croce col ladrone e ansima, colpirti con la spalla inarcata se non ti fai indietro, e le pie donne svenire nelle tue braccia, rotolare, se non le sostieni, sul banco ; e dal fondo ancóra sopravvengono da Gerusalemme curiosi e curiosi tra stupefatti e sgomenti, che se ne ode il brusìo sul martellare dei chiodi, sul picchiar del becchino con la vanga nella fossa, sul comando del centurione, sul lamento del vento tra gli alberi. Nelle creazioni dello spirito tutto deve rammentare che ci si trova in un mondo di tensioni irriducibili, di contrari che si escludono, pur essendo fra loro connessi … di ogni cosa reale è vero e reale anche il contrario … la verità ha due facce, e la realtà due piani, che bisogna evitare ogni semplificazione, e comprendere le cose nella loro complessità , se si vuol esser sinceri e serbarsi fedeli alla realtà . L’unione tra i due mondi è resa possibile dalla Passione di Cristo: Christus diese Vermittlungsfunktion zu ùbertragen, liegt nahe, verkòrpert er doch als Gottessohn in Menschengestalt den Weg, der von der irdischen zur himmlischen Welt, von der Vergà nglichkeit zum ewigen Leben ftihrt (Logicamente è Cristo a rappresentare questa funzione di mediazione, poiché come Figlio di Dio in forma umana personifica il mezzo che conduce dal mondo terreno al mondo celeste, dalla transitorietà alla vita eterna). 536 x 1224 cm Crocifissione - Tintoretto.  Alessandro Bullo è laureato in lettere con indirizzo artistico (Tesi di Laurea: “La scultura del XVI secolo nella Chiesa dei SS. E se è vero che Tintoretto si esaltava e dava il meglio della sua arte nei grandi teleri, la Crocifissione della scuola di San Rocco è senza dubbio uno dei suoi capolavori assoluti.Â. Figura di aguzzino della Crocifissione di San Rocco (Uffizi – Firenze), Autore articolo: Alessandro Bullo Montagne, edifici, prati e figure umane sono illuminate da quella tipica luce tersa e brillante che anticipa la tempesta, quando il vento (vedi le verdi chiome degli alberi del monte sulla sinistra che si piegano) spazza via l’umidità e rinfresca l’aria: “appare, in una luce livida, il breve mirabile scorcio di paesaggio. Lâintervento di restauro sul dipinto , atti del convegno a cura di Sara Abram 128 pagine (96 b/n, 32 a colori) formato 17×24 cm, dorso 0,7 cm E gli lo diedero nella sponga, proprio simbolo, e figura deâcuori loro châerano fraudolenti, maligni, e come la sponga, pieni di cavernosi e tortuosi ascondimenti. Interpretazioni della crocifissione di san Pietro di Caravaggio. La natura sembra, invece, presagire il dramma umano e divino della passione. tutto il paesaggio e il cielo, sono i luoghi artistici in cui la forza luministica conseguì resultati più arditamente fantastici, coerenti e suggestivi. Guido Reni nacque nel 1575 a Bologna, nell'attuale Palazzo Ariosti di via San Felice 3, da Daniele, musicista e maestro della Cappella di San Petronio, e da Ginevra Pozzi; è battezzato il 7 novembre nella chiesa di San Pietro. Il primo a ricordare il quadro fu il Vasari (1568) che, però, vi accenna appena, preferendo soffermarsi sull’ovale con il San Rocco in gloria che decora il centro del soffitto (ed. AMBIGUA … è quest’ultima la parola che forse più di tutte può farci almeno capire il senso di quanto stiamo vedendo; una parola che torna spesso nel bellissimo saggio sul Manierismo scritto da Arnold Hauser. La Crocifissione, come ricorda la scritta citata, fu realizzata nel 1565. Si veda come i vari episodi sono orchestrati nello spazio scenico della tela, isolati eppure parte del tutto. Come ha giustamente dichiarato Pallucchini, Tintoretto “nonostante le eccezionali dimensioni del «telerò», imprime alla scena una rigorosa organicità espressiva” (1994, p. 838). 27-28; cfr. Le migliori offerte per Italia 2019 TINTORETTO - CROCIFISSIONE Francobollo singolo sono su eBay Confronta prezzi e caratteristiche di prodotti nuovi e usati Molti articoli con consegna gratis! La posizione eretta del corpo di Cristo sembrerebbe confermare che è ancora vivo, mentre la testa reclinata e gli occhi chiusi sembrano dire l’opposto. Lâemigrazione degli artisti a Venezia nel 1527, dopo il sacco di Roma per mano delle truppe imperiali, così come i successivi contatti con i pittori della Toscana e di Bologna, indussero i pittori della scuola veneziana ad un ritorno al plasticismo, senza alterare la natura cromatica della tradizione veneziana. Questo metodo consentiva a Tintoretto di avere una completa padronanza del corpo umano e delle funzioni delle sue membra, e quindi di ottenere un effetto più realistico (cfr. L’immagine si propone sfuggevole, come il “divenire” della realtà , e ambigua, come se la verità avesse due facce. I Vangeli e gli Atti degli Apostoli, La Bibbia tradotta dai testi originali e annotata da G. Luzzi, Firenze 1929, p. 109)[/su_note]. Giovanni e Paolo”), vive e lavora a Venezia. Due grandi passioni: VENEZIA, sua città natale, e il cinema NOIR americano, gli dettero aceto misto a mirra e fiele, affinché a causa dellâaceto la morte sopraggiungesse più in fretta e le guardie fossero libere dal loro servizio (si dice infatti che coloro che vengono crocifissi muoiano prima se bevono dellâaceto), e perché la mirra e il fiele facessero soffrire lâolfatto e il gusto.Â. A. Zenkert, Tintoretto in der Scuola di San Rocco. "La Crocifissione" è un dipinto autografo di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, appartenente alla serie dei dipinti per la sala dell'albergo di San rocco, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1566 - 1567, le cui dimensioni sono 536 x 1224 cm Tintoretto, La Crocifissione (particolare della scala e dell’uomo che tira la corda). Nel telere di San Rocco, sempre secondo Manno, Tintoretto ha dipinto il momento dell’eclissi di sole, successivo alla morte di Cristo (eclissi menzionata solo nel Vangelo di Luca).Â, , invece, ripropone (più o meno) quanto scritto da Wilmes e considera Cristo ancora vivo (2006, pp. 68-69). Mentre è Nichols a osservare come il dipinto, proprio come quello omonimo di San Cassiano, sia un’estensione continua dello spazio reale, con l’intento di rendere così partecipe lo spettatore del dramma religioso (1999, p. 164).Â. anche Zenkert, 2003, p. 25). Il pittore veneziano, dunque, creava prima i disegni delle figure nude in varie posizioni (di cui ci sono rimasti molti esempi), le trasportava poi sulla tela e infine vi dipingeva sopra le vesti. E per questo motivo, non mancano notazioni realistiche, sia nei ritratti che nelle scene tratte dalla quotidianità . E questa è la grandezza del Tintoretto, rispetto a Veronese e a Tiziano, come evidenziato dal grande, Jacopo Tintoretto è stato spesso criticato, a partire dal Vasari, di essere un pittore veloce e approssimativo.Â. Solo Tintoretto riesce, però, a conferire pathos ad ogni episodio (si veda il gruppo dolente ai piedi della croce, un capolavoro che potrebbe tranquillamente essere isolato dal resto della tela) e, allo stesso tempo, a creare un intenso ritmo narrativo, costruito tramite una complessa trama di prospettive, che si intersecano e articolano nello spazio (soprattutto la scala e le croci), dominato dal Cristo crocifisso al centro.Â, I libri come fonte di ispirazione per la CrocifissioneÂ. 1565. 8b citato da Berliner, 1920, p. 471, nota 16). Consulta anche lâarticolo intitolato: La scheda per lâanalisi dellâopera dâarte. E allora? Questa discrasia temporale è stata spiegata con quella che è stata definita la narrativa âpluritemporaleâ di Tintoretto: il pittore riunisce in un’unica tela più episodi distanti anche temporalmente. La natura sembra, invece, presagire il dramma umano e divino della passione. Giovanni e Paolo”), vive e lavora a Venezia. Due grandi passioni: VENEZIA, sua città natale, e il cinema NOIR americano, 2020 Anno 1 â Fascicolo 2 - Autore Alessandro Bullo, Grazie a un protocollo d'intesa siglato da Fondazione Musei Civici di Venezia e IIT Istituto Italiano di Tecnologia alcune opere custodite nel Museo del Settecento Veneziano a Ca' Rezzonico sono in questi giorni sottoposte ad analisi spettrografiche con mezzi innovativi. Olio su tela. Archivio di Stato, Scuola Grande di San Rocco, Z/423, Ricevute, fol. Sopratutto nella Germania medioevale esistevano composizioni simili “nelle quali erano uniti la inchiodatura, lâinnalzamento e la Crocifissione”, ma questi momenti erano utilizzati solo per la Passione di Cristo (Koseleef, 1934, p. 104). Montagne, edifici, prati e figure umane sono illuminate da quella tipica luce tersa e brillante che anticipa la tempesta, quando il vento (vedi le verdi chiome degli alberi del monte sulla sinistra che si piegano) spazza via l’umidità e rinfresca l’aria: Ed è ancora una volta la luce a essere la protagonista, e se ne rese ben conto, Tintoretto si dimostra, ancora una volta, pittore e regista teatrale allo stesso tempo. Tra le centinaia di citazioni d’autore, riportiamo quella del celebre scrittore americano Henry James, che considerava la Crocifissione una delle più grandi opere d’arte: in looking at this huge composition you look at many pictures ; it has not only a multitude of figures but a wealth of episodes ; and you pass from one of these to the other as if you were a gallery. Con orgoglio e consapevolezza firmò dunque: Tentorectus.” (2015, p. 192).Â. Chiunque entri nella sala dell’Albergo è subito attratto dalla figura enorme del Cristo crocifisso, che Tintoretto, in modo geniale e scenografico, colloca in posizione prossima all’orlo della tela. Evangelium Ioannis, 119-4): (Giacomo Bosio, La Trionfante e Gloriosa Croce, Roma 1610, Libro primo, p. 108). Con una straordinaria invenzione retorica, raffigura la, ARTE.it dopo Raffaello è la volta di Leonardo, Al via il secondo canale di ARTE.it dedicato ai Great Old Masters. Venaria Reale, 11 ottobre 2012 Ed è ancora una volta la luce a essere la protagonista, e se ne rese ben conto Pittaluga nel suo saggio dedicato al paesaggio nell’arte di Tintoretto. di Tintoretto. Il pittore veneziano, dunque, creava prima i disegni delle figure nude in varie posizioni (di cui ci sono rimasti molti esempi), le trasportava poi sulla tela e infine vi dipingeva sopra le vesti. Yale University Press, 2006 ⢠Davies, David, et al. A conseguir lâeffetto è determinante … lâaccentuazione del sottinteso, del problematico, dellâambiguo … La tendenza al paradosso significa, nella sua forma più comune, lâunione degli inconciliabili; e la « discordia concors », con cui si suole caratterizzare la struttura formale del Manierismo, ne rappresenta senza dubbio un elemento essenziale … Non si tratta dellâantitesi effettiva fra gli elementi dellâesistenza e del contrasto occasionale dei fatti, ma dellâinevitabile ambiguità e dellâeterno dissidio, nelle grandi come nelle piccole cose, dellâimpossibilità di ancorarsi mai a qualcosa dâinequivocabile.