Scirea è stato il libero più forte della storia del calcio italiano, e molto di più. Liberi o registi, ecco il meglio di sempre. IL â6â NEL DESTINO. La Schedina numero 6 Nome: Portieri â Attività Agonistica: Allenamento numero 6 Sesto appuntamento con la sezione dedicata al mondo dei portieri dell'attività agonistica. anche se il termine è improprio nella patria della zona. Solo quando verrà recuperato l’attaccamento alla maglia del mitico Kaiser Franz di Travagliato potranno tornare i tempi gloriosi per il Diavolo. LâItalia non ne conserva un ricordo indimenticabile. Questo è Lionel Messi, questo è il calcio. Il ritorno all’Old Trafford sarà all’insegna del numero del cuore, ma di strada bisogna farne ancora tanta per eguagliare gli illustri predecessori. Non solo il portiere Gilmar, ma anche il libero più forte nella storia del calcio verdeoro. La locuzione "West Ham 6" racchiude quasi tutta la carriera di uno dei più forti difensori della storia del calcio inglese, bandiera intramontabile dei claret & blue e adottato da tutti gli appassionati anglosassoni grazie alla cavalcata al Mondiale ’66, vissuta da protagonista assoluto, e non solo per i due assist decisivi a Hurst. Solo l’insuperabile Scirea gli ha tolto il giusto spazio in Nazionale. Figueroa è stato un orgoglioso alfiere cileno, per ben 16 anni e in tre edizioni dei Mondiali tra il 1974 e lâ82, studiato anche dalle attuali generazioni come modello di classe e attitudine difensiva. Comunque: 1 Portiere. Classe pura al centro della difesa, dopo gli inizi da prolifica ala, visione di gioco, personalità a fiumi, e un sinistro con pochi eguali nel ruolo per potenza e precisione, che lo rese quasi infallibile sui calci piazzati. Buona parte di quella generazione si rifece due anni dopo, trionfando nellâEuropeo casalingo. 4 Difensore. Quattro stagioni tra Fiorentina e Inter, nelle quali la classe mostrò di non essere in declino, ma il carattere sempre spigoloso. Prima mediano davanti alla retroguardia, poi libero, raggiunse la perfezione proprio in questo ruolo. âIl ruolo è più vivo che mai, ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo. È la sesta Coppa degli azzurri: la prima con Pesaola nel â62, fu storica perché la quadra era in B. Il Pirlo degli anni ’60, ma divenuto famoso anche grazie al proprio numero 6 e non al 21 che è divenuto un marchio di fabbrica del Maestro. âSei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Eleganza, correttezza, tecnica, visione di gioco e ovviamente capacità difensive hanno composto il ricco bagaglio di Scirea, che pure nella cavalcata azzurra in Spagna nel 1982 ha indossato un insolito numero 7. I primi risultati importanti arrivano subito a gennaio, prima della pausa per Covid-19. Redondo è stato uno dei più forti registi del calcio argentino degli ultimi 30 anni, ma purtroppo la sua stella ha brillato per troppo poco tempo. âPrendo il 33..tanto tre più tre fa sei..â. I puristi del ruolo lo collocano ben alle spalle di Pirlo tra i migliori costruttori di gioco della storia recente, pur avendo i due caratteristiche differenti. Un tempo il libero come è universalmente riconosciuto se ne stava ben staccato dietro gli altri due marcatori, per proteggere loro le spalle, e impostare, non oberato dal peso di controllare attaccanti avversari. Campione del Mondo da teenager senza giocare nel 1982, lâunico punto in cui la carriera di Kaiser Franz dividerà la critica sarà proprio nel confronto con la leggenda bianconera. E poi câerano le ali, destra e sinistra, il 7 e lâ11. Una maglia che ha fatto epoca, indossata da alcuni dei migliori giocatori di tutti i tempi. 5 Terzino. 6 è il numero di giocatori di una squadra di Hockey sul ghiaccio; 6 è il numero di giocatori di una squadra di Pallavolo; Nel rugby a 15 la maglia numero 6 è indossata dal Terza linea sinistro. La risposta di Virginia Raggi, Minute Media 2019 90min © Tutti i diritti riservati, , non oberato dal peso di controllare attaccanti avversari. Quale altro difensore può vantarsi di aver giocato, e quasi vinto, due Mondiali giocando con la stessa efficacia in due ruoli diversi? Rubrica che ricordo essere curata dall'amico Andrea Brunello, attuale allenatore del settore giovanile della Spal. Altre sono le maglie ambite dai bambini che si avvicinano al gioco più bello del mondo, il 9 e il 10 su tutte, ma detto che solo i migliori possono ambire a questi premi, in fondo quante sono le storie di chi ha cominciato davanti per poi arretrare e arretrare sul campo? Questo è il numero 6 nella storia del calcio. Le risposte per i cruciverba che iniziano con le lettere C, CE. Ci sono varie scuole di pensiero, perché c’è chi dice, come Alex Del Piero, che non è giusto negare a un giovane il sogno di indossare una maglia storica e prestigiosa, ma qui si poteva fare un’eccezione. Dove per squadra si intende la forza dei propri giocatori offensivi, quelli che decidono le sorti delle partite. La risposta di Virginia Raggi, Minute Media 2019 90min © Tutti i diritti riservati, I movimenti in uscita del Napoli in vista del mercato di gennaio, L'agente di Emerson Palmieri: "All'Inter in prestito gratuito? Dâaltronde quella di tecnico non fu la sua specialità , simile in questo senso al grande "nemico" Maradona, la cui inimicizia gli costò la possibilità di vincere il secondo titolo Mondiale, nel 1986, dopo aver alzato da capitano lâinsanguinata Coppa del 1978. Considerato uno dei migliori esterni difensivi (si fa per dire…) della storia del calcio brasiliano, l’ex di Inter e Real Madrid ha voluto proseguire la tradizione dei mancini d’assalto con il numero 6 sulla schiena, scelta tutta brasiliana. Classico libero staccato, per impostare da dietro distillando lanci degni del miglior regista, o mediano davanti alla retroguardia medesima, e in questo caso serviva anche sporcarsi la maglietta con qualche entrata. Il numero magico Didì l’ha in verità indossato solo al Mondiale ’58, ma tanto è bastato, essendosi trattato per molti del Brasile più forte di sempre. Allenatore in campo, da naturalizzato spagnolo diresse la Roja al Mondiale casalingo 1982. Ma non lui, visto che lasciò i bleus proprio un anno prima, nel 1983. Nel 2000, a 31 anni, scelse l'Italia e il Milan, che lo pagò oltre 30 milioni, ma un grave infortunio al ginocchio durante il primo ritiro fece calare il sipario anticipato sulla carriera. Si fa presto a dire che âsono sempre i migliori che se ne vannoâ è un luogo comune. L'Associazione Calcio Milan, meglio nota come A.C. Milan o anche Milan (AFI: /Ëmilan/), è una società calcistica italiana fondata nel 1899 con sede nella città di Milano. Sul campo, però, poco da dire. E a proposito di storia, chi non ricorda il trio “Didì Vavà Pelè”, entrato nell’immaginario collettivo? âUno così avrebbe meritato due citazioni con altrettante maglie diverse. à il nume tutelare della storia milanista, dove spenderà tutta la carriera: primo scudetto a 18 anni, poi la Serie B, e la rinascita con Sacchi. La nostalgia del calcio di una volta spesso porta con sé volti e nomi indimenticabili. 11 Punta Dura la vita, e difficili i riconoscimenti postumi, per chi gioca in difesa nella più forte squadra di club di tutti i tempi. Regale, elegante, carismatico, oltre che impeccabile sul piano difensivo: tutto questo racchiuso in un numero conservato appunto anche in Nazionale, a differenza del rivale per eccellenza della propria epoca, Franz Beckenbauer, che con la super Germania degli anni ’70 ha spesso preferito indossare il numero 15. 6 Ala. 7 Centrocampista. Così anche il grande Brasile del primo Pelè, bi-Campione del Mondo nel â58 e nel â62, per essere tale aveva bisogno di chi impedisse i gol altrui. Non saranno pochi metri a fare la differenza. Solo Scirea lo ha potuto emulare come tecnica, ma la carriera internazionale di Kaiser Franz mette in secondo piano anche il grande Gaetano, e gli valse due Palloni dâoro, impresa irripetibile per un difensore. Ovviamente il ruolo non sarebbe stato quello, visto che neppure in unâepoca in cui andava per la maggiore, in Brasile andava di moda staccare lâultimo difensore. El significado esotérico del número 6 es perfección, simbolizado por la estrella de seis puntas que conecta perfectamente el triángulo material con el ⦠Lo stesso che occupa oggi Bonucci, il miglior libero occulto del mondoâ¦. Novità dovute all’evoluzione del calcio, dato che a Carlos sono riconosciute qualità atletiche, oltre che tecniche, con pochi eguali nel ruolo, evidenziate nel campionario da museo dei calci di punizione “con le tre dita” e dato che negli anni sono stati fatti enormi passi avanti anche sul piano difensivo. Il primo dell’era Pelè, che subentrò ad Altafini dopo la famosa partita contro per cominciare la propria lunga passeggiata nella storia. Perché il metronomo della grande Spagna e del grandissimo Barcellona non è appunto certo stato un libero, non avendone neppure avuto le qualità atletiche per svolgere quel compito nel calcio moderno iper-atletico. 2 Terzino. Il tutto contenuto in un fisico da corazziere per l’epoca, e molto potente. Il numero 6 era il mediano, quello di cui parla il Liga, il numero 8 lâinterno che equilibra il gioco, il 10 era il classico regista. âNei sottotitoli della sua carriera compare la scritta primo giocatore di colore a indossare la maglia della Nazionale francese, e a divenirne capitano. Bozzani 10 maglie ritirate nel calcio italiano. Il catalano si è consolato con una bacheca inarrivabile anche per il Maestro e con un'ultima gara con il Barça piena di compagni con il numero 6... La perfezione del ruolo, e non solo di quella. Eleganza, precisione nel palleggio, potenza e personalità non trovarono mai più eguali in un solo giocatore. Merito anche del breve periodo trascorso in Serie A, in quell’Inter che non l’ha capito ma dove, già con il numero 6 sulle spalle, un Carlos giovanissimo e con i capelli in testa, fu liquidato con troppa disinvoltura in direzione Real Madrid, dove un maestro come Fabio Capello lo ha reso pressoché perfetto nelle due fasi. Un calcio di punizione da ventotto metri con il pallone che viaggia a ottantanove chilometri orari sotto lâincrocio dei pali alla destra di Alisson, uno dei portieri più forti al mondo. La pratica è arrivata in Italia solo nel 1997, con il Milan che ha inaugurato la tradizione ritirando la maglia numero 6 di Franco Baresi, e si è poi consolidata in quasi tutti i club del nostro paese, come lâInter, il cui numero 4 manterrà in eterno come proprietario Javier Zanetti, o più ⦠Con lui a coprire le spalle, Di Stefano, Puskas e Gento si sentivano più tranquilli. Il numero 6 è occupato pertanto a Fresi scatta la âzamoranataâ. La sua ingiusta fine lo ha consegnato alla leggenda appesantendo la maglia dei suoi successori nella storia successiva del club bianconero. Contribuisci al sito! E come dimenticare le 5 sconfitte in altrettante panchine con il Parma, nel 2001? Ma questo era il volto del calcio tedesco di fine anni â70. Il vantaggio in fase offensiva porta alla nascita di nuovi sistemi di gioco, tra i quali, il più famoso è il W M. Altri sistemi famosi sono stati l' 1 - 3 - 2 - 3 - ⦠Allenatore in campo, da naturalizzato spagnolo diresse la. El 6 es el símbolo de belleza, armonía, perfección, delicadeza, familia, amor, responsabilidad, pero también de necesidad, idealización e impaciencia. âLa sfortuna personale è stata quella di trovarsi di fronte Scirea nel percorso in Nazionale. A centrocampo câerano i numeri da 6 a 11, con eccezione del 9 che è lâattaccante per antonomasia, la punta centrale. Nel calcio moderno, che di solito prevede le difese schierate in linea, il termine âstopperâ è stato ormai messo da parte per lasciare spazio alla denominazione âdifensore centraleâ. Questione di nostalgia dei tifosi, decisi a mandare un segnale molto chiaro alla dirigenza e al corpo dei giocatori attuali. Nato centrocampista nel settore giovanile dellâAtalanta, Carlo Parola lo trasforma in sontuoso libero dopo un anno di Juventus, dove rimarrà 14 stagioni. Curiosità nel calcio: quando il numero di maglia ha un . Stessa eleganza nellâavanzare a testa alta, ma caratteristiche diverse. Assolutamente no, il Chelsea vuole monetizzare", L'Inter è pronta a cambiare: le possibili operazioni in entrata e in uscita a gennaio. Ovviamente insieme alla sua maglia numero 6. Maglia da calcio: come scegliere il numero. Ma a far correre il pallone ha avuto pochi eguali, da sublime regista nonché esecutori di quei calci di punizione a foglia morta che non erano poi tanto diversi dalle maledette…. Il libero, la maglia numero 6 ⦠Il significato dei numeri delle maglie dei giocatori! La perfezione moltiplicata per due. Il terzino del Real Madrid, però, sin dal suo arrivo nella capitale spagnola (nel 2007) aveva sempre portato il numero 12. I suoi lanci telecomandati di 70 metri hanno fatto epoca. Una disdetta, che si inserisce in una carriera sfortunata anche a livello di club, con appena un titolo nazionale, a fine corsa con il Bordeaux, proprio poco dopo essersi riciclato in un libero di classe, dopo anni da arcigno "2". Mettiamoci però anche qualità tecniche e temperamentali, fondamentali per tempestare di gioie e vittorie 20 anni di storia milanista. Il quadriennio in rossonero (dove Fernando passò al numero 5) divenne un calvario, al punto che di lui si ricorda ormai solo il beau geste di rinunciare allo stipendio durante l'indisponibilità. LâItalia ha fatto scuola esportando campioni leggendari, tra i primi a interpretare il doppio ruolo dellâultimo difensore-primo regista. Ogni ruolo nel calcio ha la sua importanza. Nel calcio di oggi uno come Scirea sarebbe utile in tutti i ruoli dirigenziali possibili, o forse no, perché in un mondo così lontano dal proprio carattere avrebbe dovuto arrendersi anche lui, simbolo dellâeleganza in campo e fuori. Nuovo scontro sullo stadio della Roma. La sua nazionalità non è brasiliana, né argentina. Nato e cresciuto calcisticamente in Spagna, fu pescato a 20 anni dal Real Madri dal Tenerife. Oggi la linea è unica, câè un centrale in meno, ma la musica è la stessa. Il gol numero seicento di Leo Messi. A fine carriera esprimerà la sua arte per quattro stagioni a, I movimenti in uscita del Napoli in vista del mercato di gennaio, L'agente di Emerson Palmieri: "All'Inter in prestito gratuito? Se non si desidera comparire nelle classifiche con il proprio nome, è sufficiente scrivere nel campo âAliasâ il nome con il quale si vuole risultare. Come una contagiosa scia, la magica sfumatura si è trasferita nello sport, più precisamente nel calcio, dove la personificazione di questo gioco è riassunta nella pettorina con il numero 10 ricamato sulla schiena, dove lâumano incontra il divino e il pallone si trasforma in qualcosa di inconcepibile. Esempi di grandi portieri nel calcio sono: Lev Yashin (unico portiere nella storia ad aver vinto il Pallone d'Oro nel 19⦠Con qualcosa in più però rispetto agli illustri predecessori. Così come James Rodriguez, sottopunta, con la stessa idea che Ancelotti aveva intenzione di ⦠Colonna insostituibile del primo Bayern vincente della storia, con la Nazionale è entrato nel mito, vincendo Europeo e Mondiale sul campo, e poi il torneo iridato da c.t. Questo è il numero 6 nella storia del calcio. Câè Allan, nel 4-2-3-1 al fianco di Doucouré. Per coloro che si voglio accostare per la prima volta a questo sport, di seguito sarà spiegato come è formata una squadra di calcio e i ruoli dei giocatori. La perfezione moltiplicata per due. âNel mito calcistico Gai ci sarebbe entrato lo stesso, anche senza quell'assurda fine. Le doti tecniche rimarranno immutate, e saranno alla base di unâinterpretazione moderna del ruolo, sublimata dalla cavalcata nella finale Mundial per avviare lâazione del terzo gol. Ebbene Didì è stato il meno attaccante dei tre, centrocampista offensivo cui ha sempre difettato continuità di rendimento e soprattutto corsa. Sulle spalle ha sempre avuto il numero 6, ma la zona di campo occupata non è stata sempre la stessa. Ci riuscì anche con il Brasile, a Cile '62 pure da capitano. Nuovo scontro sullo stadio della Roma. 8 Ala. 9 Punta. Nel 1925, su proposta della Federazione Scozzese, l'International Board, si porta da 3 a 2 il numero di giocatori utili per far scattare la regola del fuorigioco. Il calcio è uno sport incredibile, amato in tutto il mondo, nato in Inghilterra nella seconda metà dellâottocento. Si cambia completamente era calcistica per spostarsi nel periodo della numerazione fissa, che in quanto tale ha mescolato le caratteristiche dei singoli ruoli. Nessuno tra gli storiografi madridisti ritiene che sia un caso che la squadra che poteva contare sulla Saeta Rubia già da due stagioni, iniziò proprio nel 1957 a consolidarsi dopo la prima Coppa Campioni vinta. Questa cosa nel calcio professionale non accade più, infatti vedi che i giocatori possono avere qualsiasi numero di maglia. Calcio. âIn due parole, il miglior difensore di tutti i tempi del calcio sudamericano. Se ne andrà un anno prima dellâarrivo di Maradona. Piccolo e diabolico, le sue partite erano vere battaglie sportive contro chiunque si affacciava sulla trequarti. A fine carriera esprimerà la sua arte per quattro stagioni a Napoli. Se invece non si può leggere la dicitura più ambita, quella di Campione del Mondo, è solo colpa del destino, non amico della Francia in una delle partite più epiche della storia del Mondiale, la semifinale '82 contro la Germania. âDietro ogni squadra vincente câè un grande difensore. Perché dal punto di vista tecnico e stilistico, Krol ha avuto pochi eguali. Ma questo era il volto del calcio tedesco di fine anni â70. Ogni ruolo ha la sua via preferenziale per esprimere talento e capacit à degli interpreti che lo ricoprono. In questa esercitazione andremo a to e sarebbero arrivate altre quattro grazie alla tranquillità garantita in difesa da Santamaria, ultimo difensore e primo regista. Tre volte Pallone dâoro sudamericano, conta una bacheca ricchissima, con titoli anche in Brasile e Uruguay. Ma esiste, o meglio esisteva, un ruolo in mezzo al campo che offriva al pubblico genialit à e spettacolo racchiuso in un numero stampato sulla schiena: la maglia numero 10. Nations League: tutti i gol. L’unica storia che stona nella leggenda di Gae è che la Juventus non abbia deciso di ritirare il numero 6 neppure dopo l’introduzione della numerazione fissa. Più tecnico Scirea, più difensore puro e meno elegante Baresi, che infatti assocerà al proprio lunghissimo percorso sui campi due immagini simbolo: la maglietta sempre fuori dai pantaloncini, e recuperi prodigiosi sugli attaccanti avversari, magari per tamponare il cattivo posizionamento di un compagno. Nella numerazione base del calcio a 11 il 6 è il numero di uno dei due centrali di difesa. Manca giusto una mezzala…. La Serie A del numero 6 12 aprile 2016 A sei giornate dalla fine scopriamo che... Ultimi video. Soluzioni per la definizione *Era il numero 4 del calcio* per le parole crociate e altri giochi enigmistici come CodyCross. Durante le ultime, amare stagioni rossonere, capita spesso di vedere un’enorme maglia con il numero 6 e il cognome del suo più illustre “indossatore” nella storia rossonera campeggiare sugli spalti. Queste sono le cazzate delle società,ritirare la maglia.Allora togliamo il 10 del Milan, dell'Argentina,del Brasile,Il 14 dell'Ajax,11 della Dinamo Kiev,il 6 del Bayern.Tutti numeri di grandi campioni che hanno fatto grande il calcio.Io se gicassi con il 6 della Juventus ne sarei ⦠Nel Brasile vincitore alla Confederations Cup del 2013, insieme a Julio Cesar c'era Marcelo che indossava il numero 6. Numero 6 sulle spalle, lâex Napoli è pronto al debutto. Il portiere è il giocatore il cui compito è difendere la porta della propria squadra; è l'unico giocatore di una squadra a cui è consentito, nella sola area di rigore, toccare la palla con le mani o con le braccia, ad eccezione del caso di un retropassaggio volontario (effettuato con i piedi) da parte di un proprio compagno di squadra. C’è chi ha avuto fortuna, anzi di più, in porta, altri si sono fermati qualche metro prima, riuscendo comunque a entrare nella leggenda di questo sport. Due parole e un numero. Ne sarebbero arrivate altre quattro grazie alla tranquillità garantita in difesa da Santamaria, ultimo difensore e primo regista. Inutile cercare in questo elenco Paul Pogba: il neo-numero 6 del Manchester United non fa ancora parte della galleria dei migliori six di sempre, e non solo perché nell’ultima stagione alla Juventus, quella che lo ha fatto tornare a casa, ha scelto di indossare il 10. L'eleganza di un ballerino, la fragilità di un cristallo. Dio ha creato il Non fu un caso che a ereditare la maglia numero 6 dal grande Kaiser Franz fu proprio il meno mitico Uli. Tanta difesa, e pallone in avanti, poi qualcosa capiterà . Il 7 è riuscito ad essere rivalutato nel calcio post moderno di adesso: grandi stelle mondiali, palloni dâoro dellâera del calcio in TV come Cristiano Ronaldo o Figo o Shevcenko hanno indossato il numero 7, il Nino della âleva calcistica della classe â68â giocherà con la maglia numero 7. Il Genio, icona del calcio montenegrino e idolo dei rossoneri, "costrinse" Baggio a ripiegare sulla numero 18 nel periodo in cui i due si incontrarono al Milan ©Getty Images 17 / 24 Assolutamente no, il Chelsea vuole monetizzare", L'Inter è pronta a cambiare: le possibili operazioni in entrata e in uscita a gennaio. Se dobbiamo parlare di tattica, però, è difficile trovare un ruolo divenuto con il passare del tempo un oggetto di antiquariato così emozionante al solo ricordo. Italia e Olanda in visita al cimitero di Bergamo. Non si può dire che abbia inventato un ruolo, ma è indubitabile che dopo la sua interpretazione tutto cambiò. Ode allora al regista di per aver scandito la storia recente della numero 6 grazie a giocate divenute proverbiali per qualità e anche semplicità. Grazie a una carriera impareggiabile, che lâha visto alzare tutti i trofei continentali. Così, al fianco dellâallora record di 11 gol per un difensore, ecco il calcio al raccattapalle della Sampdoria. Un mito per appassionati inglesi di tutte le età, volato via purtroppo troppo presto al termine di un percorso terreno tormentato, che ha contribuito a collocarlo nella leggenda dello sport. Mai unâammonizione, una protesta o un fallo cattivo. Il calciatore argentino ha scritto la storia con uno dei gol più belli della sua carriera. Zonista convinto, ma folgorato sulla via del libero. La sua 6 rigorosamente fuori dai pantaloncini ha attraversato tante fasi della storia rossonera, dallo scudetto della stella alla Serie B fino ai trionfi con Sacchi e Capello. Uno passato alla storia come "L’Enciclopedia" avrebbe dovuto indossarli tutti, i numeri. Potente terzino sinistro di spinta nellâAjax e nella prima Olanda del â74, lui destro naturale, con una tecnica da ala, quattro anni dopo, pur non ancora 30enne, si sarà già riciclato come libero, anche se il termine è improprio nella patria della zona. Urbanistica. Per la prima volta, ha potuto partecipare alle ATP Finals di Londra ed è lâunico nel 2020 ad aver vinto cinque titoli. Con il suo numero 6 sulla schiena Redondo ha pennellato calcio quando ancora l'era dei galacticos era molto lontana: 5 stagioni da titolare fino al 1999, con due Liga e due Champions, quella del '98 ai danni della Juventus, che riaprirono la bacheca internazionale del Bernabeu, chiusa da tempo. Inserendo gli Associa Parole e le Frasi di Esempio: ISCRIVITI Altre definizioni con calcio: Il Gaetano fra i grandi assi del calcio; Il penultimo minuto d'una partita di calcio; Nel gioco del calcio si effettua quella laterale; Un'infrazione nel gioco del calcio. 10 Punta. Le qualità devono essere al quadrato per farsi ricordare, ed è quello che successe a Santamaria, pescato nel 1957 a 28 anni nel Nacional Montevideo, dopo una gavetta inspiegabilmente lunga, e dopo tre anni dallâottimo Mondiale giocato in Svizzera con lâUruguay. Ma Ramos è stato un âveroâ difensore, capace di dare protezione alla squadra e di impostare lâazione dâattacco che sarebbe passata per altri piedi eccellenti. Grazie anche a una bacheca ricchissima, con titoli come se piovesse tra Borussia Mönchengladbach e Real Madrid, cui aggiungere lâEuropeo 1980. Difensore è un termine riduttivo, e non solo perché cominciò la carriera da esterno. Rude, spietato e forte nel gioco aereo, lo stopper indossava la maglia numero 5 e aveva il compito di marcare lâattaccante avversario ovunque andasse, era la sua ombra. Fin dal diminutivo del nome di battesimo si capì che al truce baffo teutonico piacevano i metodi spicci, ma comunque nel proprio piccolo ha segnato unâera. Ok, conveniamo che inserirlo in una graduatoria di difensori-centrocampisti che avevano fatto dellâeleganza la propria arma migliore non sia proprio lâideale. E invece quello del cuore è stato proprio il 6, indossato in quel Mondiale ’62 nel quale la bandiera del Botafogo ha rivelato le proprie infinite doti di fluidificante in possesso di una tecnica da ottimo centrocampista, se non da attaccante, e una resistenza che lo avrebbe reso perfetto anche per il calcio iper-fisico di oggi. 3 Difensore. In questo senso la patria del calcio totale, in cui tutti dovevano saper fare tutto, ha rappresentato un bel vantaggio. Insomma, un antesignano quasi in tutto e per tutto di Roberto Carlos, solo con parecchi gol in meno, che scelse il 6 dopo aver curiosamente “raddoppiato” nelle edizioni precedenti dei Mondiali, giocate con il numero 12. Difensore centrale di La Maddalena, âTotòâ Fresi nel 1998 torna alla Salernitana dopo tre anni di Inter. Attualmente, infatti, il giovane è il numero 8 del mondo. Per Tresor il premio non sarebbe stato immeritato, e non solo per il gol spettacolare segnato proprio nella notte di Siviglia. Sei squadre contraddistinte da magliette di colori diversi (arancio, nero, celeste, rosso, bianco e verde) ma accomunate dal numero: il 6, quello che Francesco indossava da giocatore, con scritto nel numero âsempre con noiâ. Javier Zanetti, 19 stagioni all'Inter per 858 presenze totali.Oggi, in occasione del Match for Expo, a San Siro verrà ritirata la sua numero 4.