eccone un tanto per citarne qualcuno. al tumulo faraoni sovrapposero una serie di pietre disposte a È bene tuttavia tener presente che presso gli egizi anche gli edifici erano indicati con un nome proprio e, perciò, il termine per indicare genericamente l'edificio piramide era scarsamente utilizzato. Benché delle tre piramidi erette da Snefru questa sia la meno studiata e la meno nota, venne progettata, e costruita, con un'inclinazione meno accentuata di 43°22', inclinazione che si ripeterà poi successivamente, quasi identica, nelle piramidi seguenti. Si ritiene, benché in nessuna di quelle note siano state trovate tracce comprovanti tale utilizzo (corpi o corredi funebri), si trattasse di costruzioni facenti parte di un più ampio complesso funerario per sovrani dell'antico Egitto. Dopo Shepseskhaf salì forse al trono l'ultimo re della IV dinastia, un sovrano di cui, tuttavia, non si ha notizia se non dalla lista manetoniana così come riportata da Sesto Africano ove risulta con il nome greco di Thampththis che si è ritenuto potesse essere la traslitterazione del nome egizio Djedefptah, ma non si ha alcuna traccia di un re di tal nome anche se il Papiro di Torino presenta, dopo il nome di Micerino, una lacuna che potrebbe contenere il nome di un altro re. Figlio dell'ultimo re della IV dinastia, Shepseskaf, e della regina Khentkhaus, figlia di re Djedefhor, e perciò stesso pienamente legittimato ad assumere il potere reale, Manetone indica in Userkaf il primo re della V dinastia che, avendo regnato tra i 7 e i 10 anni, scelse, per la costruzione del suo complesso funerario l'area di Saqqara e, segnatamente, l'area più prossima al complesso di Djoser. Insieme con la Sfinge, sono i monumenti più noti e più spettacolari che ci abbia lasciato quella civiltà. Il Tempio a Valle, scavato nel 1909-1910 da Ludwig Borchardt e Georg Steindorff ha pianta quadrata di 44,80 m e le mura, a scarpa, erano alte 13,10 m; sulla facciata si aprivano due porte, alte 6 m e larghe 2,80; al centro, verosimilmente, una statua colossale di Chefren. Tempio della Sfinge15. Proprio nell'"anticamera", inoltre, Howard Vyse rinvenne, nel 1837, pezzi di un sarcofago in legno, che consentirono l'assegnazione della piramide al sovrano: "Il re dell'Alto e Basso Egitto, Menkhaura, che vive eternamente, partorito da Nut, erede di Geb, suo prediletto.". interviene perché i geometri possano tracciare con precisione Le dimensioni erano maggiori di quelle della VI dinastia: l'altezza superava i 100 metri. A dispetto delle sue ridotte dimensioni, tuttavia, Micerino ricorse a materiali pregiati, come il granito di Aswan, difficili da estrarre e, data la grande distanza, da trasportare. E sono ancora le formule dei Testi delle Piramidi a giustificare teologicamente l'idea stessa della scala verso il cielo costituita, prima, dalla piramide a gradoni e poi, dalla piramide perfetta. Le altre due sono esempi di piramidi a gradoni con base di 31,15 m e altezza di 25,40; non è dato di sapere se fossero "perfette" o se avessero un rivestimento in pietra pregiata. Il sistema piramidale comprende due diversi fasci principali: 1. fascio (o tratto) cortico-bulbare o cortico-nucleare o genicolato: è una via motoria a due neuroni della sostanza bianca che collega la corteccia motoria nella corteccia cerebrale alle piramidi midollari ed è principalmente coinvolto nel portare la funzione motoria dei nervi cranici non oculomotori; 2. fascio (o tratto) cortico-spinale: è una via motoria che inizia dalla cortecc… lavorare con un’equipe di collaboratori. Segue la posatura dei blocchi di pietra, Se politicamente l’unificazione delle due terre poteva dirsi conclusa con il mitico re Menes/Narmer, di fatto non era ancora compiuta e i re della I e II dinastia continuarono a scegliere quale necropoli l’area di Abydos . La prima “piramide alimentare” fu un’invenzione svedese che avvenne più per necessità che per altro. Nessuna traccia è stata rilevata del Tempio a Valle e poche le tracce della Via Processionale; poche tracce restano anche del Tempio Funerario che venne smantellato, fino alle fondamenta, in epoca saitica (XXIV - XXVIII dinastia) per la costruzione di quattro altre tombe, Alla morte di Userkaf salì al trono Sahura che, secondo la Pietra di Palermo, regnò "7 censimenti" ovvero 14 anni giacché avvenivano ogni due anni. Mentre dalla parte orizzontale del corridoio che adduce alla camera funeraria si diparte un breve corridoio che dà accesso ad una camera su cui si aprono sei nicchie, nell'"anticamera" si apre un corridoio ascendente (verosimilmente quello che doveva originariamente essere il corridoio di accesso) lungo circa 20 m, ma che non raggiunge l'esterno e si ferma, perciò, nel massiccio della piramide poco sopra il livello del suolo. La stessa doveva, comunque, presentare il rivestimento ancora in sito agli inizi del XVII secolo poiché molte sono le testimonianze di viaggiatori europei che sono concordi nel fatto che non c'erano gradini per scalarla. È infatti risaputo che queste costruzioni, in particolare quelle erette nella piana di Giza dai faraoni Cheope, Chefren e Micerino intorno al 2550 a.C., sono rivolte verso i quattro punti cardinali. Dirige il cantiere un sovrintendente, Jean-Philippe Lauer rilevò un lato di 73,30 m, per un'altezza di circa 49 m, ma data l'assenza totale di rivestimento e le dimensioni di alcuni blocchi spezzati rinvenuti alla base, si ritiene che tali misure siano da aumentare fortemente. Le piramidi furono erette tra l'Antico Regno e il Medio Regno. corpo, tutto il corredo, in oro, del defunto. Muro di recinzione29. Area centrale delle màstabe e tombe rupestri. In questo locale Vyse rinvenne un sarcofago in basalto, del peso di 3 t, decorato "a facciata di palazzo" che, portato alla luce, venne indirizzato al British Museum di Londra, ma si perse nell'affondamento della Beatrice, la nave che lo trasportava. Evoluzione delle piramidi. È costituito da un corridoio discendente di 41 m, largo 1,05 e alto 1,20 m, che, dopo una saracinesca in granito, diviene orizzontale per 20 m e risale poi per altri 26 m fin quasi a raggiungere la superficie. semplice. La costruzione di piramidi si interrompe durante il primo periodo intermedio. Oltre alle famosissime piramidi, delle quali quella di Cheope è l’unica delle sette meraviglie del mondo giunta sino a noi, si trovano moltissimi edifici satelliti, noti per essere piramidi delle regine. L'Egitto, dopo l'unificazione di Menese/Narmer e la politica delle prime due dinastie, era ormai un paese bene organizzato, ricco di materia prime, con un'agricoltura ben strutturata e con ben individuati contatti e commerci con l'estero; notevoli erano anche le attività estrattive nel Sinai per il rame e a Wadi Meghara per il turchese, o a Wadi Allaqi e Wadi Hammamat per l'oro. Fin da tale periodo arcaico, tuttavia, si assiste ad una netta differenziazione fra le culture dell'Alto e Basso Egitto testimoniate anche nella diversità dei riti funerari. Delle 7 piramidi indicate da Lehner, la più meridionale si trova sull'isola di Elefantina, tre altre si trovano nei pressi di Ombos, una a Sinki, nei pressi di Abydos, una nel Medio Egitto, a Zawyet el-Aryan e un'altra a Seila, a sud dell'area del Fayyum. Proprio su tale differente concezione di un aldilà riservato esclusivamente al re, si sarebbe innestata la diatriba dottrinale, e forse non solo, che voleva il re destinato non al mondo sotterraneo di Osiride, ma a quello celeste di Ra. Nella parte anteriore del Tempio un piano pavimentato largo circa 8 m è stato interpretato come una banchina, un imbarcadero. L’evoluzione delle tombe egizie A partire dal Nuovo Regno , le piramidi furono sostituite da tombe ipogee , scavate sui fianchi delle montagne. I faraoni della XII dinastia ripresero l'usanza di farsi seppellire in tombe a forma di piramide. La doppia piramide alimentare e ambientale dimostra una strettissima relazione tra due aspetti di ogni alimento: il valore nutrizionale e l’impatto ambientale generato nelle fasi di produzione e consumo. «Non permettere che Osiride venga in questa sua mala venuta, non aprirgli le braccia; non permettere che Horus venga in questa sua mala venuta, non aprirgli le braccia, digli il suo nome di "Accecato da un porco"; non permettere che Seth venga in questa sua mala venuta, non aprirgli le braccia, digli questo suo nome di "Evirato". Per quanto riguarda la suppellettile funeraria, benché interamente depredate delle parti più preziose e delle ricchezze contenute, se ne ha contezza fino al VII-VI secolo a.C.. Scarse sono le notizie su Cheope ed è paradossale che del costruttore della più grande piramide d'Egitto, esista solo una delle statue più piccole (solo 7,6 cm). Tomba della regina Khentkaus III11. Nelle camere funerarie venivano custoditi oltre che al Cospicuo doveva essere il numero di statue del re presenti anche in questo tempio, ma mentre sono state trovate tracce e resti di statue di piccole dimensioni, così non è per quelle di dimensioni maggiori, forse 52 a grandezza naturale, e questo perché vennero asportate per ordine reale durante la XVIII dinastia o, successivamente, durante il lungo regno di Ramses II per essere riutilizzate in altre strutture. La III dinastia si conclude, architettonicamente parlando, con la costruzione di una piramide a gradoni (forse l'ultima di una serie molto breve) a Meidum, iniziata sotto Huni, che verrà proseguita sotto Snefru e portata ad uno stadio inimmaginabile solo al tempo dell'architetto Imhotep. strato per strato, fino ad arrivare alla rifinitura esterna. costituita da un mucchio di terra nel quale veniva riposto il E’ lo specchio delle stupidaggini che abbiamo subito negli ultimi 50 anni in nome del profitto ed a danno della salute pubblica! La morte del sovrano, tuttavia, non consentì di ultimare la tomba che, al momento della sospensione dei lavori, non doveva superare i 10–12 m di altezza e venne ulteriormente smantellata in ossequio alla damnatio memoriae sopra ventilata. Strada moderna20. del faraone all’ordine del cosmo. Nel panorama incerto dell'ordine di successione dei re della III dinastia, la piramide di Sekhemkhet, a Saqqara, consente, per una serie di considerazioni oggettive di confermare che tale re fu l'immediato successore di Djoser. E' quindi un possibile indicatore su ciò su cui occorre iniziare a lavorare. Tale breccia, tuttavia, ha consentito di studiare la struttura interna della costruzione; si è così appurato che, paradossalmente, pur essendo la più piccola delle piramidi dell'area di Giza, sono stati utilizzati, per costruirla, blocchi di misura maggiore. L'evoluzione della casa dagli inizi ad oggi. Le soluzioni poste in essere da Imhotep, tuttavia, furono tutt'altro che semplicemente imitative giacché seppe coniugare la novità con il rigoroso rispetto dei precetti del cerimoniale e della dottrina funeraria regale, solare, che si era, intanto, instaurata. Per Unis è eliopolitano o Ra! Scarse sono le notizie sul re Micerino il cui complesso funerario è di ridotte dimensioni. Dal tumulo, semplice segnacolo di sepoltura e protettivo dei resti mortali, si passò a strutture più complesse che del tumulo erano l'elaborazione architettonica, le mastabe, che furono le sepolture dei re delle prime due dinastie dopo l'unificazione delle Due Terre. Quest'ultimo, nel caso di Micerino, era verosimilmente stato solo iniziato come risulta dalle fondamenta in pietra in contrasto con le pareti in mattoni, rivestite di uno spesso strato di intonaco in gesso che si dovevano al successore Shepseskhaf che:"lo fece come monumento eterno per suo Padre, il Re dell'Alto e Basso Egitto Menkhaura". La nascita della prima piramide a gradoni, Tempio a Valle di Chefren8. L'Uomo, con la sua Volontà nel realizzare i suoi Sogni, è passato da semplici ripari o dalle caverne a costruire abitazioni sempre più confortevoli e mastodontiche come i grattacieli USA o asiatici, impiegando materiali diversi eco … Il termine egizio per indicare la piramide era MR vocalizzato in Mer in cui "M" indica "luogo" e "R" l'atto di salire con il senso compiuto, perciò, di luogo in cui si sale, ovvero avviene l'ascensione. Ritenuta immediata predecessora della piramide a gradoni, a sua volta originatrice della piramide perfetta, è la "piramide a crepidoma" di Nebitka, a Saqqara che, come la successiva piramide di Djoser, di cui ricalca in piccolo struttura e proporzioni, presenta più fasi edificatorie. Cimitero occidentale31. Ciao, ottimo articolo. «Le anime di Eliopoli costruiscono per lui una rampa affinché possa giungere in alto». La funzione della piramide è spiegata dai Testi delle Piramidi, formule incise nelle camere di sepoltura delle piramidi dall’ultimo regno della V Dinastia fino al termine dell’Antico Regno. Si potrebbe supporre che, dopo quella di Djoser, una lunga scia di piramidi a gradoni siano state edificate, ma non fu così; anche se alcuni elementi si riscontreranno anche in complessi successivi, la piramide a gradoni, a base rettangolare, non ebbe grande seguito. L'appartamento funerario è scavato interamente nel sottosuolo dell'altipiano, a circa 6 m di profondità; l'ingresso si trova sulla facciata nord della piramide, a 4,20 m dal suolo (all'altezza della 5ª assise), ed è seguito da un corridoio discendente, con un'inclinazione di 26°2', per circa 31 m, qui diviene orizzontale e dà accesso ad un "vestibolo" decorato, caso unico, con pareti a "facciata di palazzo" di 3.65 m x 3,04 x 2,13 in altezza. Secondo la Teorie ufficialmente accettate dagli studiosi, le piramidi egizie furono erette come monumenti funerari al di sopra della tomba del sovrano, re, faraone. Da un lato il destinare le grandi risorse necessarie a usi diversi (e non a caso la V dinastia sarà considerata, nell'Antico Regno, una delle più prolifiche in quanto a spedizioni commerciali), dall'altro la reiterazione del tentativo, ancora, di allontanamento dal clero eliopolitano nonostante la nascita dei grandi templi solari che caratterizzano i primi re di questa dinastia. faraoni non c’era molta distinzione nella sepoltura, così In questo contesto, di solidità politica e di organizzazione gerarchizzata, salì al trono il re Snefru che, circa quindici anni dopo la seconda variante, pose mano alla piramide di Huni per trasformarla in una piramide regolare. Il secondo ingresso, ad ovest, a 33,32 m dalla base, è seguito da un corridoio discendente di sezione quadrata di 1,10 m di lato, lungo 67,65 m, che termina in una sorta di vestibolo oltre il quale un altro corridoio di 20,12 m dà accesso alla camera funeraria di 6,56 m x 4,10, con volta ad aggetto alta 16,50 m, posizionata più in alto, all'interno della struttura, rispetto alla precedente. Il complesso di Snefru a Meidum presenta, di fatto, tutti gli elementi che caratterizzeranno i successivi complessi della IV dinastia: oltre l'embrione di "Tempio Funerario" di cui si è detto, esiste, infatti, una "Via Cerimoniale" lunga 210 m compresa tra due muri alti circa 2 e si suppone esista, data la presenza della Via Cerimoniale, anche un "Tempio a Valle" benché ancora non scavato. Piramide di Micerino4. la "falsa piramide" di Huni/Snefru a Meidum, Planimetria del complesso di Snefru a Meidum, Evidenziazione delle tre fasi costruttive della piramie di Meidum, La Piramide a Doppia Pendenza (o "romboidale") di Snefru a Dashuhr, Isometria dell'appartamento inferiore della Piramide a Doppia Pendenza, Isometria dell'appartamento superiore della Piramide a Doppia Pendenza, Il soffitto ad aggetto di una delle camere della Piramide Rossa, Isometria dei locali interni della Piramide Rossa, 2. La costruzione interna della mastaba è molto In questa camera funeraria sono maggiormente evidenti i cedimenti delle strutture ventilati da Yoyotte che giustificarono la variazione di pendenza. La letteratura egizia riferita alla vita dell'aldilà contiene molti riferimenti al divino tumulo primordiale considerato inoltre, specie nel Nuovo Regno, un mezzo per Osiride per ascendere al cielo tanto che il dio viene talvolta rappresentato supino, all'interno di una struttura che ricorda, in sezione, una piramide a gradoni; in tal senso, il tumulo di Ieracompoli può essere interpretato come una prefigurazione del concetto alla base del più grande e più sacro degli tumuli: la piramide. Dopo la breve parentesi degli ultimi re della IV dinastia che avevano privilegiato màstabe come loro sepolture, Userkaf ritornò alla piramide perfetta, "Puri sono i luoghi di Userkaf". La piramide egizia nella sua concezione architettonica finale di "piramide perfetta" è, in sé, solo parte di un più ampio complesso funerario che, nella sua definitiva strutturazione, vedrà coesistere: la piramide principale; una o più piramidi satelliti; una o più piramidi … Più plausibile appare l'ipotesi avanzata da Jean Yoyotte secondo cui la doppia pendenza sarebbe derivata da motivazioni di carattere tecnico nella considerazione che una inclinazione troppo spinta, come quella iniziale di oltre 54°, potesse provocare un sovraccarico delle strutture che avrebbe causato il crollo delle medesime, o di cedimenti effettivamente riscontrati opera durante. Benché non rientrante nell'argomento specifico di questa voce, non si può tralasciare un breve accenno alla enorme statua del re Chefren in forma di leone: la Sfinge che si erge nei pressi del Tempio a Valle. Tombe della regina Hetepheres I10. Esemplare è la Valle dei Re , che conteneva, tra tante altre, la celebre Tomba di Tutankhamon (un giovane sovrano vissuto più di 3000 anni a.C.), scoperta nel 1922 dall’egittologo Howard Carter (1874-1939). Di questa piramide, forse la prima fatta costruire da Snefru, non resta oggi che una sorta di torre quadrata costituita da tre gradoni (di fatto i gradoni quinto, sesto e settimo, essendo gli altri sepolti dall'alto cumulo di detriti), che sono il nucleo della piramide di Huni. Non lontano dalla piramide a doppia pendenza, Snefru fece costruire una terza piramide, nota come "Piramide Rossa", o "piramide del nord"; la stessa è localmente nota anche come "piramide dei pipistrelli", o "piramide della catena", o "piramide aguzza", o, ancora, come el-haram el-watwat, ovvero "piramide cieca". La forma finale attuale, non assimilabile pienamente né ad una piramide a gradoni, né ad una piramide perfetta, ha fatto sì che il complesso di Snefru a Meidum fosse denominato Haram el-Kaddab, ovvero "la Falsa Piramide". Ciascuna di esse aveva un nome proprio e, dalla IV alla XII dinastia i nomi seguirono sempre (salvo sporadici casi) la stessa struttura grammaticale: nome del re - verbo - aggettivo come attributo di una qualità o di un comportamento. percorso una scala, di solito scavata nella roccia, si giungeva Foto: Fototeca 9x12 L’intimo rapporto tra cielo e terra si manifesta anche nell’orientamento delle piramidi. La necropoli di Giza si trova nell’omonima piana ed è un complesso che dista soli 8 km dall’antica città di Giza. Esternamente le mastabe erano caratterizzata da un'altezza media di circa 6 m, con pareti a "rientranze e sporgenze" in mattoni cotti al sole che ricordavano la cosiddetta facciata di palazzo, rivestite di latte di calce, ad imitazione di stuoie e tende policrome in tessuto. Le ultime due piramidi note risalgono alla XIII dinastia, durante il secondo periodo intermedio e con i sovrani del Nuovo Regno furono preferite altre tipologie di tombe. Che l'affermazione dell'oltretomba solare per i re, destinati non ad occidente, come i comuni mortali, ma a oriente, non sia stata del tutto pacifica, si ha traccia dal tono stesso di alcune formule dei Testi delle Piramidi; un'intera sezione, da 1264a a 1279c, presenta addirittura invettive violentissime contro gli dei del ciclo osiriaco per impedire loro di entrare nella piramide, dominio solare. È sintomatico, infatti, che i templi solari, fatto salvo quanto poi si verificherà con il Nuovo Regno, costituiscano una parentesi alquanto breve nella storia architettonica dell'Antico Egitto di meno di 100 anni, il che denota una rapida apparizione ed una cessazione altrettanto improvvisa quasi coincidente con la comparsa, all'interno delle tombe reali (con Unis), dei Testi delle Piramidi ed una modifica della concezione funeraria precedente. Su uno dei frammenti di blocco rinvenuti alla base della piramide, è stato rilevato il nome di Snefru e la datazione del quindicesimo censimento, ma considerando che questo avveniva con cadenza biennale, ciò indicherebbe l'anno trentesimo di Snefru che, però, secondo il Papiro di Torino, regnò solo 24 anni. separazione marcata tra parte "pubblica" e parte "privata" in cui potevano, cioè, accedere solo i sacerdoti addetti al culto del defunto. L'arrivo in cielo del re è inoltre salutato dagli stessi dei che lo considerano pienamente loro pari e talvolta anche ad essi stessi superiore, come rilevabile nei testi della piramide di Pepi, o, addirittura, iperbolicamente in sé comprendente tutti gli dei. Le camere interne alle quali si arrivava La graduale evoluzione della piramide Simbolo dell’Egitto, la piramide non nasce già con la forma che noi possiamo osservare nella Valle dei Re, anzi, subisce una grande evoluzione. Anche sotto il profilo architettonico Djedefra tenta una rottura con le nuove tendenze facendo nuovamente scavare l'appartamento funerario nel sottosuolo, e non nel massiccio, con un corridoio d'acceso lungo 49 m ed una pendenza di 22°35'; i resti di una piccola piramide satellite, del tempio funerario e di una fossa per barca sacra, vennero rinvenuti da Lepsius nell'area che, in assonanza con quelli che erano i complessi della III dinastia, era ricompresa all'interno di un muro di cinta. Senza perdere l’anima della tradizione, Davide, a seguito di alcune esperienze lavorative in ristoranti stellati (Igles Corelli, Lionello Cera, Pino Cuttaia), ha introdotto l’utilizzo di tecniche di cucina moderna. Per costruire la piramide venne spianata un'area in forte pendenza e, in questa fase, proprio sfruttando i lavori di livellamento, venne scavato il corridoio discendente che adduceva all'appartamento. La piramide delle età suggerisce che cosa ci si può aspettare in termini di evoluzione quantitativa della popolazione di un paese, in quanto la tendenza, al pari di condizioni, non varia. Dalla sovrapposizione di più mastabe, ecco Il soffitto, costituito da 9 lastre di granito del peso compreso tra le 25 e le 40 t, si presenta piatto e, mentre la "camera della regina" si trovava esattamente sulla verticale del vertice della piramide, questa è spostata. Evoluzione Nel 2010 a William si affianca il figlio Davide, che ora è lo chef del Ristorate. Particolarmente interessante appare la piramide a gradoni di Seila ove, nel 1987, una spedizione della Brighman Young University di Provo (Utah) rinvenne una stele intestata al re Snefru, fondatore della IV dinastia, e titolare di altre tre piramidi. Cimitero orientale32. Lo storico arabo Abd al-Latif al-Baghdadi riferisce che Al-Aziz al Malik Othman, figlio di Saladino, tentò di demolire la piramide nel 1196 e lo storico arabo Muhammad al-Idrisi riferisce che la piramide venne esplorata nel 1226 e trovata vuota di tesori. che le piramidi siano state delle centrali elettriche ne sono certa. Nel 1970, la Svezia ebbe un … Piramide di Chefren3. Benché la forma fosse del tutto simile alle piramidi della IV dinastia, quella di Userkaf presentava un nucleo costituito da blocchi grossolanamente squadrati molti dei quali, come testimoniato da scritte in ocra rossa, prelevati da altri monumenti e riutilizzati; l'asportazione totale del rivestimento nei secoli, e specialmente nel medio evo, comportò il crollo totale della piramide di cui non resta, oggi che un informe cumulo di blocchi. Le piramidi a gradoni: Djoser. Si tratta di un ambiente in salita (che segue la pendenza del corridoio ascendente: 26°2'30") lunga 46,66 m, e larga 2,06. Il nuovo corridoio si sviluppa, con una sezione quanto mai angusta di poco più di 1 m, per 39 m; da qui, in una sorta di piccolo vestibolo, diviene orizzontale (n.ro 8 nella "sezione") per 36 m e dà accesso a quella che venne impropriamente denominata "Camera della Regina" (n.ro 7 nella "sezione") e che, molto probabilmente, doveva essere la camera funeraria del re prima di una successiva, ulteriore, modifica in corso d'opera. Con tale termine, tuttavia, veniva indicato solo il sepolcro del re, mentre per le tombe di altro genere si utilizzavano altri vocaboli Il determinativo per il geroglifico che precisa in quale ambito vada interpretato il segno cui è affiancato, è un triangolo con il vertice rivolto verso l'alto.