Italia, 1939. E' stato il film più scaricato del 2010 e ad oggi è il film più scaricato di sempre. Durata 131 min. È morto Romeo Salmonì: l'uomo che ispirò Benigni per La vita è bella, Ispiro "La vita è bella di Begnigni" - è morto Romeo Rubino Salmoni, Dora De Giovanni, un soprano cesenate per Pietro Mascagni, «Il più bel segno di gratitudine verso Dora De Giovanni può essere letto, senza che sia mai avvenuta una dichiarazione ufficiale in tal senso, nella sceneggiatura del film, la Repubblica/cinema: Olocausto raccontato con umorismo yiddish, Il Morandini 1999 - Morando Morandini - Zanichelli, 1998, Life Is Beautiful (La Vita è bella) (1997), Diliberto attacca l'Oscar di Benigni: L'ha vinto con un falso storico, Premio César per il miglior film straniero, National Board of Review of Motion Pictures, Oscar alla miglior colonna sonora per un film drammatico, Southeastern Film Critics Association Award, Ft. Lauderdale International Film Festival, Festival internazionale del cinema di Varsavia, CON BENIGNI A VEDERE BENIGNI - Repubblica.it, https://www.youtube.com/watch?v=i8vvq_MKAHE, Cineblog - Stasera su Rai 1 La vita è bella, Dato fornito dall'Internet Movie Database, Scomparso Romeo Rubino Salmonì - Fuori dal Ghetto, Life Is Beautiful (La Vita è bella) (1997) - Rotten Tomatoes, Corriere della Sera, "Classifica degli utili: La vita è bella batte i kolossal", Foreign Language Movies at the Box Office - Box Office Mojo, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=La_vita_è_bella_(film_1997)&oldid=117227910, Premi César per il miglior film straniero, Errori del modulo citazione - citazioni con URL nudi, Voci con template Collegamenti esterni e molti collegamenti, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Candidatura come miglior film straniero a, Candidatura come migliore colonna sonora a, Candidatura al Gran Premio della Giuria a, Candidatura come miglior sceneggiatura originale a, Candidatura come miglior attore protagonista a, Candidatura come migliore sceneggiatura a, Candidatura come miglior film drammatico a, Candidatura come miglior attore in un film drammatico a, Candidatura come miglior performance rivelazione maschile a Francesco Guzzo. Da ricordare che questo fu l'ultimo dei 135 film di cui Tonino Delli Colli fu direttore della fotografia; e in un'intervista, alla domanda su cosa volesse dire lavorare con Benigni, rispose: «È proprio una bellezza». I nomi dei protagonisti sono invece presi da Dora De Giovanni, zia di Nicoletta Braschi sposata a Guido Vittoriano Basile, morto davvero nel campo di concentramento di Mauthausen proprio come il protagonista del film, fatto che stravolse la vita di Dora De Giovanni[16]. A queste critiche successivamente Roberto Benigni rispose dichiarando che «[...] il film non parla di Auschwitz, e infatti intorno al campo ci sono i monti, che ad Auschwitz invece non ci sono. [5] Oltre a essere l'opera che ha consacrato Benigni a livello internazionale, il film vanta anche numerosi primati: è il film italiano che ha incassato di più al mondo (229 milioni di dollari),[6] il più premiato agli Oscar,[7] il più visto al suo primo passaggio TV (oltre 16 milioni di spettatori)[8] e il film italiano di maggior incasso in Italia fino al 2011, quando venne superato dal film Che bella giornata[9]. Una volta l'attende sotto un temporale all'uscita dell'opera e, facendo finta di essere il suo fidanzato , la fa salire in macchina e trascorrono così una serata insieme. Durante le riprese, Benigni ebbe comunque qualche esitazione: «La gente mi diceva di fare attenzione perché era una idea molto estrema, temevo di offendere la sensibilità dei sopravvissuti. Quello è "il" campo di concentramento, perché qualsiasi campo contiene l'orrore di Auschwitz, non uno o un altro.».[27]. Il film è intitolato âLa vita è bellaâ per far arrivare a tutti il messaggio di non arrendersi mai perché la vita va vissuta con felicità e forza anche nei momenti più bui. Qui conosciamo un ebreo toscano che viene portato di forza in un campo di concentramento con suo figlio. Guido e Dora si sposano e dal loro amore nasce Giosuè. Viene assunto come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e sâinnamora di Dora, una maestra già promessa sposa al fascista Rodolfo. Si innamora di un membro della resistenza contro la dittatura di Antonio d'Oliveira Salazar. «Questa è la mia storia, questo è il sacrificio che mio padre ha fatto, questo è stato il suo regalo per me.». "La vita è bella, quinto film e mezzo del nostro Charlot Benigni in veste di regista, non è un 'bel' film. Analizziamo insieme di cosa parla il film La vita è bella di Roberto Benigni, come finisce e un riassunto delle vicende della storia di Guido Orefice. Recensione del film "La vita è bella" Redatta da Vincenza Caradonna e Luigi Aloisi- Classe IV C SIA ITET "G. Garibaldi" Marsala Docente referente Maria Rita Bellafiore "La vita è bella" è un film di Roberto Benigni, da lui stesso interpretato e diretto nel 1997. Intanto, all'hotel, il cameriere fa anche amicizia con il dottor Lessing, un medico tedesco appassionato, come lui, di indovinelli. Mihaileanu, costretto da ritardi, pospose l'uscita al 1998. L'uomo tenta di raggiungere il camion delle detenute ma viene scoperto dalle SS: dopo aver fatto un’ultima volta l'occhiolino a Giosuè, viene condotto in luogo appartato e lì fucilato. Standard. Arrivato in città, viene ospitato da suo zio Eliseo, maître del Grand Hotel, dove Guido inizia a lavorare come cameriere. La storia vede come protagonista l’ebreo Guido Orefice, interpretato da un magistrale Roberto Benigni – che, è bene sottolinearlo, è sia protagonista che regista del film. Breve trama de âLa Vita è Bellaâ. Benigni dichiarò: «Questo film, che si chiama La vita è bella, mi è venuto fuori, ma con emozione, tanto che mi ha fatto tremare tutte le costole del costato, ma anche a girarlo, ma bello, bello, è un film che non fa dormire la notte»[11]. Nel maggio 1998 venne presentato in concorso al 51º Festival di Cannes, dove vinse il Grand Prix Speciale della Giuria.[18]. Continua a leggere. Con 229 milioni di dollari ricavati dalla sua distribuzione, infatti, si tratta del film italiano di maggiore incasso in assoluto. Successivamente, poco prima del trionfo agli Oscar, il film uscì in altre parti del mondo come Inghilterra, Messico, Germania e Grecia. [30], La pellicola detiene il 31º posto della classifica dei Film italiani più visti di sempre, con 9.702.524 spettatori paganti..mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte]. Il film, nel 1997 fu, fino al 2001, il più grande incasso di sempre per un film non prodotto in America. Nonostante questi eventi, che segnano irrimediabilmente la storia dei protagonisti, la famiglia sembra vivere un periodo abbastanza felice: Guido è riuscito ad aprire una propria libreria, nonostante quasi nessuno si presenti a causa delle persecuzioni, mentre Dora continua a lavorare nella sua scuola. [25] Secondo USA Today, che assegna 3,5 stelle su 4: «Life is beautiful è un film convincente che svolge bene le motivazioni dei personaggi e con un Benigni 'straordinario', dotato di una comicità spettacolarmente pungente. Il film è criticato anche da Liliana Segre ne La memoria rende liberi (2015), definendolo "terribilmente falso" e che "banalizza l’Olocausto in nome di una bella finzione". Next. Il giorno 16 dicembre è la data in cui si festeggia Santa Adelaide: frasi auguri buon onomastico belle e formali, immagini e video, curiosità e significato del nome Adelaide. Italia, 1939. E affronta la “prova finale del nascondino”, una sera del 1944, quando i tedeschi subiscono l’assalto dagli alleati americani ed eliminano gli ultimi ebrei rimasti. Il film è il quinto maggiore incasso di sempre tra i film visti in Italia, con circa 31 milioni di euro, e la pellicola italiana con il maggior incasso della storia avendo incassato oltre 229.200.000 dollari in tutto il mondo[6], a fronte di un costo di 15 miliardi di lire[28][29], È il secondo in graduatoria fra i film non di lingua inglese più visti negli USA dopo la pellicola taiwanese La tigre e il dragone. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore» del testamento di Lev Trotsky[1] e della citazione «Io pensavo che la vita fuori era bella, e sarebbe ancora stata bella, e sarebbe stato veramente un peccato lasciarsi sommergere adesso» di Primo Levi nell'opera Se questo è un uomo, a decretare quello come titolo definitivo.[2]. Anche negli Stati Uniti d'America la pellicola venne largamente apprezzata: Janes Maslin sul New York Times scrive che: «Benigni è riuscito a creare una situazione in cui la commedia è coraggio e da questa situazione ha sviluppato un film non pretenzioso ed estremamente godibile che gioca con la storia in modo serio e leggero.». Nel 2010 è uscita la versione Blu-ray con diversi contenuti extra. Scopri su TV Sorrisi e Canzoni la programmazione di La vita è bella: trama, cast, news e curiosità sugli attori. In seguito Benigni modificò il montaggio riducendo la durata a 119 minuti e aggiungendo nel finale la voce narrante di Giosuè adulto (interpretato da Omero Antonutti). Arrivato in città, viene ospitato da suo zio Eliseo, maîtredel Grand Hotel, dove Guido inizia a lavorare come cameriere. Il 16 dicembre si ricorda S. ... Immagini auguri per Santa Adelaide La vita è bella è un film del 1943, diretto dal regista Carlo Ludovico Bragaglia. Eâ un film molto commuovente. Ma è un film - appassionato, divertente, commovente, sincero - con una qualità rara nel cinema di oggi: ha un'anima. La vita è bella / 1979 8.0 1 voti. Come in una favola c'è dolore, e come in una favola è piena di meraviglia e di felicità.». Quando il film fu trasmesso in TV per la prima volta da Rai Uno il 22 ottobre 2001, fu visto da 16.080.000 telespettatori, share del 53,67%, in assoluto il dato d'ascolto più alto per una pellicola cinematografica trasmessa dalla televisione italiana, battendo il precedente record d'ascolto di 14.672.000 telespettatori del film Il nome della rosa, che resisteva dal 1988.[8]. Benigni, ascolti record per La vita è bella, Checco Zalone supera Benigni, record storico. Gli anni della Seconda Guerra Mondiale hanno costituito un sanguinoso e truculento pezzo di storia per gli ebrei d'Europa. Una sera Dora va a teatro con Rodolfo e i suoi amici: Guido la segue e, con un altro stratagemma, la porta via dal fidanzato e fanno una passeggiata insieme. Di seguito, omaggiamo la pellicola in una scheda tecnica con riassunto della trama, trailer ufficiale, personaggi, cast completo, opinioni, anticipazioni, colonna sonora e curiosità . Questa versione fu poi presentata al festival di Cannes 1998 e distribuita all'estero, ed è stata l'unica disponibile in home video fino al 2017 quando in occasione dei 20 anni dall'uscita del film nei cinema è stata ripristinata la versione integrale. Il titolo del film venne inizialmente scelto dagli autori e dallo stesso Benigni per indicare l'imperturbabile volontà del protagonista di ricercare la felicità, anche nelle situazioni estremamente drammatiche. Guido, un giovane ebreo, arriva ad Arezzo con lâamico Ferruccio per trovare lavoro. Continua a leggere. [21] La pellicola riceve votazioni molto alte su vari siti che si occupano di recensire film: sul sito Rotten Tomatoes riceve l'approvazione da parte dell'80% dei critici e del 96% del pubblico, sul sito Internet Movie Database riceve un voto di 8,6/10, sul sito MYmovies una valutazione media di 4,35/5. Uno spunto alla scrittura del film gli è venuto dalla vicenda di Rubino Salmonì[12][13], che gli raccontò la sua storia di deportato e di sopravvissuto narrata in seguito nel libro Ho sconfitto Hitler[14][15]. Guido Orefice è un uomo italiano di origine ebraica che, trasferitosi dalla campagna toscana, si reca dallo zio ad Arezzo con l'amico Ferruccio. Il film fu distribuito nella sale italiane il 18 dicembre 1997 in un'edizione di 124 minuti. Home » Arts and Entertainment (Territorio) » Cinema & TV. Durante il tragitto, dove viene scambiato per il re Vittorio Emanuele III, incontra una giovane maestra elementare di nome Dora, a cui subito dà il soprannome di principessa, innamorandosene. Lo so che tragedia sia stata, e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo sull'Olocausto e sulla memoria di questo terrificante periodo della nostra storia. Un occhiolino rivolto a Giosuè per intimarlo a restare nascosto per vincere il gioco. Giosuè esce dalla cabina in cui era stato tutta la notte nascosto in silenzio ed è infine salvato da un soldato americano, che lo fa salire sul suo carro armato: il bambino, convinto di aver vinto il premio finale, grida: «È vero!». Grande sarà la sua delusione quando, quella stessa sera, il dottore lo chiamerà a sé soltanto per sottoporgli un assurdo indovinello a cui non trovava soluzione e per il quale era disperatissimo. Leggi sul sito la trama e ⦠Inoltre Giorgio Cantarini, interprete di Giosuè, vinse lo Young Artist Awards, ovvero il premio dato ai giovani attori, diventando non solo il più giovane a vincerlo, 6 anni, ma anche l'unico di nazionalità italiana, considerandolo come un vero e proprio record, essendo solo gli attori bambini statunitensi a riceverlo. L'Internet Movie Database lo colloca al 21º posto nella lista dei 250 migliori film di tutti i tempi, risultando il film italiano con la più alta posizione in classifica dopo il nono posto del film Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone. Nel 2017, in occasione del 20º anniversario del film, è stata pubblicata una nuova edizione rimasterizzata in DVD; quest'edizione conta (solo nel formato Blu-ray) il ripristino della versione integrale del film, della durata originale di 124 minuti (comprendente, tra le altre scene, quelle con Lydia Alfonsi), e l'aggiunta ai contenuti extra di una nuova intervista a Benigni celebrativa dei vent'anni della pellicola. Il film fu girato tra il novembre 1996 e l'aprile 1997 tra Arezzo, Montevarchi, Castiglion Fiorentino, Cortona, Ronciglione, Roma e Papigno (Terni) con il titolo Buongiorno Principessa, ma successivamente cambiato. Questo classico del 1997 è disponibile nella programmazione serale di IRIS dal 19 novembre alle ore 21:10. L’accoglienza del pubblico all’opera di Benigni costituisce un record senza precedenti.