Lungo 5,338 km e composto da 14 curve, il tracciato turco è uno di quelli che per merito del proprio layout hanno lasciato un ricordo decisamente positivo nelle menti di tutti gli appassionati di Formula 1. Ma avete ragione voi: imprigionato tra le viscere oscure delle foreste dell’Eifel e circondato da uno scenario da fiaba, il regno di Stefan Bellof è con assoluta certezza un circuito che non tornerà mai a far parte del calendario della Formula 1. Scomparso dal calendario della Formula 1 al termine della stagione 2017 e ora presente solamente in quello della MotoGP, Sepang è uno di quei circuiti che meriterebbe – e non poco – di tornare tra le tappe fisse del Circus. In Europa, in Asia, nelle Americhe e addirittura in Australia: ecco i tracciati sui quali, almeno una volta nella vita, vorremmo veder correre le monoposto di Formula 1, Le più belle storie di Motorsport raccontate dalla sua inconfondibile voce, Max Verstappen in azione sull'asfalto di Sepang, "The Corkscrew", il Cavatappi di Laguna Seca. Il mondiale F1 2018 ha rappresentato un'annata sì difficile per i sorpassi: i video dei 5 sorpassi più belli della stagione passata. Capitale sociale Euro 10.000,00 i.v. Vale la pena però provarci. È il terzo dopo Brooklands che non viene più usato e quello di Indianapolis. È dal 2014 che viene da parafrasare uno degli sketch comici più celebri del cinema italiano quando, una volta all’anno, il Circus fa tappa sull’asfalto dell’. Chiamato nel passato “piccolo Nürburgring” per via del suo layout tremendamente difficile e tecnico, dell’alternanza di saliscendi e della vicinanza estrema di implacabili muretti, il circuito sorto sulle sponde del Santerno è uno dei più belli del mondo. Ci sono oltre 1000 motivi concreti per cui la Formula 1 non potrà mai davvero fare tappa a Mount Panorama, ma nessuno di loro è capace di farmi abbandonare il sogno di veder girare le monoposto del Circus in quel di Bathurst. Realizzato tra le vallate dell’Andalusia per volere dell’imprenditore olandese Klaas Zwart e disegnato, per l’appunto, mettendo assieme i punti più tecnici dei tracciati più belli del Motorsport. La Parabolica Dopo il rettilineo di uscita dell’Ascari ancora fiato sospeso per la Parabolica. E scrisse quella frase: «Oggi ho ucciso mia madre». Il pilota della Williams sostituirà Hamilton nel prossimo GP di Sakhir. Il weekend di gara andato in scena solamente poche settimane fa, quello che ha segnato l’esordio del Circus tra i famosi saliscendi toscani, ha messo di fronte team, auto e piloti ad uno dei circuiti più tecnici e veloci del mondo. Questi sono quelli che preferisco. Fulgido esempio di Tilkodromo, ricavato tra i meandri delle strutture che hanno ospitato le Olimpiadi Invernali di 6 anni fa, il tracciato russo è praticamente all’unanimità considerato uno dei meno accattivanti del calendario attuale della Formula 1. studiato eccessivamente a tavolino e che non permette troppi sorpassi, la totale assenza di, nell’alternanza tra i curvoni veloci della prima parte e le secche curve a 90° del terzo settore rendono il circuito di Sochi tutt’altro che indimenticabile. F1 Video – I team radio più belli della storia con traduzione Motorsport Clan Marzo 23, 2019 0 0 Liberty media ha recentemente pubblicato un video con i team radio più belli ed emozionanti della storia , li abbiamo tradotti per voi, evidenziandone i più significativi. Il GP di Italia si corre sull' autodromo nazionale di Monza , uno tra gli autodromi più antichi al mondo. con sede legale in Novara, Via Giovanni da Verrazano n. 15. Sul cui layout, non lo nascondo, mi piacerebbe veder correre qualcosa di decisamente più veloce e cattivo delle vetture GT che spesso lo popolano. Con le monoposto attuali il Mugello Circuit rappresenta una vera e propria sfida: il susseguirsi continuo di curvoni di lunga percorrenza non consente mai di rifiatare davvero, uomo e macchina sono sottoposti a forze G sovrumane (si sono toccati i 5,6 G nella percorrenza della Savelli) e solamente ghiaia e muretti accolgono i piloti che commettono errori sulla stretta striscia d’asfalto del tracciato toscano. Tra le tinte ocra che ne disegnano le vie di fuga, il tracciato sito a 12 km dalla città di Monterey è stretto, infido, vario e poco incline a perdonare errori: le vie di fuga sono esigue, la sabbia è onnipresente e i muretti sono vicini. Seppur verosimilmente troppo stretta e breve per le monoposto attuali, l’immagine del serpentone delle F1 che si snoda sulla ripida discesa del “The Corkscrew” è troppo iconica per non desiderare di vederla almeno una volta nella vita. Vista la tremenda somiglianza che accomuna tutti i circuiti sgorgati dalla sua matita nel corso degli ultimi anni, fa quasi strano pensare che il tracciato malese sia stato disegnato dall’ormai celeberrimo Hermann Tilke. Il tracciato è il secondo più lungo del Mondiale. scopriamo meglio questo paese Cosa sono i Borghi più belli d’Italia L’Associazione “I borghi più belli d’Italia” è nata nel 2001, su spinta della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Il loro disegno li ha resi celebri e per questo motivo sono il sogno degli appassionati. 10. Situato nei pressi dell’omonimo paesello e ben distante da tutto ciò che possa essere considerato città, il Circuit de Ledenon è uno dei tracciati più belli che possano vantare i cugini d’Oltralpe. FOTOGALLERY Lungo 4,653 km, composto da 15 curve e anch’esso costellato da improvvisi saliscendi, Portimao è universalmente riconosciuto come uno dei circuiti più affascinanti, tecnici e difficili del mondo: molti dei suoi velocissimi curvoni devono essere impostati alla cieca perché si nascondono dietro brusche variazioni di pendenza, con i piloti di F1 che in questo 2020 dovranno quindi impegnarsi a fondo per comprenderne i più nascosti segreti. Lungo appena 3,15 km e composto da 13 curve, è sostanzialmente disegnato all’interno di un catino: le vetture che lo affrontano percorrono il lembo esterno poco prima di lanciarsi nel vuoto in una sorta di montagna russa che si avviluppa su se stessa senza sosta. 13. Questa storia ha una coda. Avvolto in un’aura di malinconica nostalgia, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è uno dei circuiti che devono essere visitati almeno una volta nella vita. Dopo il Mugello, un altro circuito italiano è pronto a rubare il cuore di piloti e scuderie di un Circus che ad Imola dovrebbe far tappa decisamente più spesso. Ecco i caschi che sono rimasti impressi nella memoria per estetica o particolarità. Le luci sono montate su lunghi pali che sono attaccati alla base e all'elemento superiore della sezione di cemento della barriera, allo scopo di offrire una maggiore stabilità. Eppure, non appena se ne varcano i cancelli, Laguna Seca colpisce con il suo arido fascino senza possibilità di appello. Nell'ultimo ventennio le norme sulla sicurezza hanno reso le piste da gara più sicure rispetto al passato, ma alcuni tracciati continuano a provocare comunque fiumi di adrenalina. È il gioiello dell’emisfero australe. 2017 - P.IVA 02405400033. F1 news: la classifica dei caschi più belli della storia della Formula 1. Oggi, tutto un ghirigoro grafico. E poi c’è lui, il Cavatappi: una cicatrice d’asfalto strana, che spunta all’improvviso, piega bruscamente, regala la vertigine gettandosi a capofitto giù dalla collina e che è stata teatro di sorpassi destinati a rimanere eterni. I circuiti più vecchi sono quelli che mi piacciono di più, sono più belli e più normali… E’ anche più facile raggiungerli, per noi”. GP Europa: Baku, il circuito cittadino più veloce della F1 La Formula 1 tocca la 32ma nazione della sua storia. Ecco, tra quei circuiti che ad un primo sguardo non parrebbero disegnati da Hermann Tilke rientra anche lui. I suoi ricordi più belli risalgono al 2016. I simboli più belli della velocità Parliamo di caschi, che poi sono gli elmi dei guerrieri, i primi e più affascinanti segni di riconoscimento dei campioni. Tiscali Italia S.p.A. con socio unico Sede Sociale: Cagliari, Località Sa Illetta, S.S. 195, Km 2.300, 09123 Capitale Sociale: 18.794.000,00 i.v. Ma alzi la mano chi non vorrebbe vedere i piloti del Circus alle prese con l’Inferno Verde, il circuito più incredibile che mente umana abbia mai concepito, almeno una volta nella vita. Lungo oltre 20 km, costellato da un’infinità di curve l’una diversa dall’altra, esclusivo teatro di imprese leggendarie e imperturbabile spettatore di drammi indicibili, l’Anello Nord è quanto di più mistico ci sia tra i circuiti che popolano la Storia del Motorsport. In questo modo si eviterà che i pali debbano essere sostituiti da infrastrutture costose e tecnicamente complicate che circondano sistemi di illuminazione più su misura. Realizzato su un terreno tutt’altro che pianeggiante e dunque caratterizzato da diversi e bruschi cambi di pendenza, Istanbul Park è stato presenza a lungo apprezzata del calendario del Circus soprattutto per merito della sua Curva 8, una lunghissima piega sinistrorsa da affrontare in piena accelerazione – o quasi – con ben 4 apici, che ha sempre rappresentato una sfida non troppo semplice per tutti i piloti che la affrontavano. No, direi proprio di no. Attorno a lui c’è letteralmente il nulla, creato com’è in mezzo alle brulle distese dell’entroterra californiano. Iniziamo con il suggerimento della copertina, dove è immortalata la mitica curva di Eau Rouge che caratterizza i saliscendi di uno dei circuiti più belli al mondo. Saliscendi, curve a novanta gradi e chicanes da capogiro sono solo alcune delle difficoltà dei circuiti più eccitanti al mondo Nell'ultimo ventennio le norme sulla sicurezza hanno reso le piste da gara più sicure rispetto al passato, ma alcuni tracciati continuano a provocare comunque fiumi di adrenalina. Il destino della F1 è ancora in bilico. Il campionato Blancpain GT, per il quale Pirelli ha sviluppato le nuove P Zero DHD2 che garantiscono uguali performance alle vetture in gara, è sicuramente una delle competizioni automobilistiche più entusiasmanti e spettacolari del circuito Gran Turismo e, ogni anno, raduna migliaia di appassionati all'interno dei circuiti più belli del mondo. Sì, chi vi scrive vorrebbe che il circuito del Mugello facesse parte del calendario della Formula 1 ogni anno. Realizzare una graduatoria dei circuiti Formula 1 più belli è difficilissimo: chi legge forse su una vettura di F1 non ci è mai salito, sono sicuramente la maggior parte, e quindi bisogna affidarsi ai racconti e alle sensazioni di chi questa incredibile esperienza l’ha invece vissuta per analizzare alcune delle piste più amate dai piloti e considerate tra le più belle in assoluto. Questa, lo ammetto, è una chicca. Sede di alcuni test della Formula 1 in anni passati e tappa ormai fissa del calendario della World Superbike, l’Autodromo Internacional do Algarve in questo saprà sicuramente lasciare a bocca aperta tanto i piloti quanto gli appassionati che ancora non lo conoscono. Come suggerisce il nome, è situato nel Principato di Monaco ed è stato fondato nel 1920. Alcuni sono famosi proprio per questo motivo. Se dunque i primi 5 del nostro elenco parrebbero destinazioni quantomeno verosimili per il Circus più veloce del mondo, ecco 5 tracciati su cui (purtroppo) molto difficilmente vedremo girare le monoposto di F1. E’ difficile stilare una classifica dei più belli. LAGUNA SECA (USA), © Copyright DeA 59 S.r.l. I circuiti più belli secondo me sono: Silverstone (il mio preferito), Spa, Monza, Suzuka, Melbourne, Corea e Singapore. Se dunque il 10° appuntamento della stagione 2020 di Formula 1 è andato in scena tra i cordoli di un tracciato di cui probabilmente nessuno sentirebbe davvero la mancanza in caso di esclusione dal calendario, abbiamo provato a raccogliere. Chicca che oltretutto non avrei conosciuto se non fosse stata destinazione di una delle mie trasferte estive. Ci si arriva solamente dopo aver affrontato una lunga e ripida salita, fortunatamente asfaltata.