Edoardo Succhielli, ex 3 ottobre 1944: a Civitella, per rappresaglia all’uccisione di due militari tedeschi da parte dei Quel giorno le truppe tedesche lasciarono la città, ma prima di abbandonare definitivamente il campo portarono a termine un eccidio efferato: ventinove giovani partigiani catturati alla fine di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte precedente furono impiccati nel paese di Figline, sotto l’arco di via Maggio. ToscanaNovecento Portale di Storia Contemporanea. Con l'espressione eccidio del Castello dell'Imperatore (conosciuto anche come "eccidio della Fortezza") si fa riferimento ad una serie di esecuzioni sommarie avvenute nella città toscana di Prato il 7 settembre 1944.  −  Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Eccidi: 3, vittime: 9 Uccisioni individuali: 7 Ottobre 2 ottobre 1944: a Ranchio, un reparto di militari tedeschi uccide don Primo Foschi. Nell’immaginario collettivo creato dal “mito resistenzialista”, all’udire questa parola appare l’immagine di un plotone di tedeschi che fucilano 10 innocenti civili italiani per ogni loro camerata morto. Alla Pesciola, però, non c’era nessuno ad attenderli e i partigiani furono costretti a una sosta imprevista per discutere sul da farsi. In pochi minuti tutto era pronto e i prigionieri furono condotti sotto l’arco a coppie. L' eccidio di Montemaggio fu la fucilazione di 19 partigiani da parte della Guardia Nazionale Repubblicana il 28 marzo 1944, in località la Porcareccia, sulle pendici del Montemaggio (671 m. Le stragi nazifasciste in Toscana (aprile-settembre 1944) Bibliografia sulle stragi. esprimono con drammatica chiarezza il prezzo che la Toscana ha pagato per riconquistare la liberta': abbiamo avuto un decimo di tutti i danni di guerra, centinaia di deportati, 4.461 vittime civili degli eccidi nazifascisti, oltre a 281 Chi siamo L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese. Itedeschi, tra l’altro, impegnati alla costruzione della linea difensiva che dal mar Tirreno, lungo l’Appennino, doveva arrivare all’Adriatico, rastrellavano gli uomini per impiegarli nelle opere di fortificazione. Sotto la pioggia che iniziava nuovamente a cadere vennero identificati i cadaveri e fu scavata una fossa presso il cimitero del paese dove i morti furono seppelliti tutti assieme. Qui le versioni divergono: chi dice che i partigiani … Il processo era quindi ben avviato, ma in poco tempo le indagini si arenarono. Nella notte tra il 5 e il 6 settembre 1944 i partigiani organizzati nella brigata Buricchi iniziarono così una lunga discesa dal campo base ai Faggi di Iavello. 1921-1953, Pacini editore, Pisa 2013, Carlo Ferri, La valle rossa. Dopo alcune ore di marcia nella notte giunsero alle pendici dello scoglio appenninico di Spazzavento, dal quale la Valbisenzio osserva Prato avvolta “nella fredda gora della tramontana” (Mausoleo Malaparte). ResistenzaToscana è il sito ufficiale della Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza di cui fanno parte fra le altre ANPI, ANED e FIAP. Il nome del partigiano Guido Giunti, incluso tra i nomi degli impiccati di Figline del 6 settembre, compare però anche tra le sei vittime dell'eccidio di S. Martino a Coiano perpetrato dagli uomini della 334. stampa. Elenco analitico (in ordine cronologico) delle stragi compiute in Italia dai reparti tedeschi,compilato dal dr. Carlo Gentile per il gruppo di ricerca “Guerra ai civili. L’eccidio di Cerequio La Morra fu l'insieme delle esecuzioni sommarie effettuate nei rastrellamenti del 29 agosto 1944 da milizie fasciste a danno di formazioni partigiane, il cui epicentro fu la località di Cerequio e coinvolse altri territori limitrofi ai comuni di La Morra, Cherasco e Verduno, in particolare le località di San Bartolomeo e Meane. Nell'aprile del 1945, finivano ufficialmente le ostilità in Italia, che ne usciva sconfitta, a causa della congiura di palazzo ordita il 25 luglio del 1943 dai componenti il Gran Consiglio del fascismo e il consequenziale tradimento perpetrato da Pietro Badoglio (1871-1956) nel tragico 8 settembre dello stesso anno. Poi l'eccidio, che così viene descritto da Emidio Mosti:" prima del tramonto, furono prelevati settantadue giovani e trasportati a piedi, fuori del paese, in località Sant’Anna, nei pressi di una chiesetta sul pendio lungo il fiume Frigido. Un terzo gruppo cercò rifugio nella zona circostante, ma quella decisione si rivelò fatale per la maggior parte di loro.  =  La memoria degli eccidi nazifascisti in Toscana. Abitava insieme alla signora Egle e spesso ospitava gli amici che ben presto sarebbero diventati i primi veri partigiani della val d Aulella, tra cui i Fiorentini di Pallerone e il prof. Bruno Bacci di Reusa ( Falco ). document.getElementById("comment").setAttribute( "id", "cfc75b96af5022e2de77dbb6ba9fd4bc" );document.getElementById("86057e44ed").setAttribute( "id", "comment" ); Puoi usare codice html:
, Iscrivimi alla newsletter di ToscanaNovecento. 2 2) etnografia della commemorazione pg. I vicini boschi del Casentino erano rifugio privilegiato di molti partigiani, la cui resistenza crebbe sempre di più nel corso del ’44. Ogni volta che arrivavano alla forca dovevano prima togliere dal capestro i propri compagni per poi a loro volta seguirli nella morte. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. L' eccidio di Guardistallo fu un crimine commesso contro civili toscani da parte della quarta compagnia della 19ª divisione da campo della Luftwaffe, il 29 giugno 1944, ed è stata una delle tante stragi di civili commesse dai tedeschi, in tutta la Toscana, nell'estate del 1944. Prato fu liberata il 6 settembre 1944, dopo un intero anno di occupazione. Rappresaglia. Contemporaneamente i militari recuperarono sedie, tavoli e corde dalle case circostanti per approntare un patibolo, organizzando al tempo stesso le misure difensive per evitare interferenze. Erano circa le 2:00 quando il gruppo si ricompattò nei pressi della Pesciola, una vecchia casa colonica non lontano dal paese di Figline, dove gli uomini agli ordini di Carlo Ferri avrebbero dovuto incontrare una staffetta capace di condurli tra le file nemiche fino al centro cittadino. A quel punto, nonostante tempestive ed efficaci ricerche, le informazioni recuperate risultarono inutili e il processo contro Karl Laqua fu definitivamente archiviato il 25 gennaio 2005. Marco Palla (a cura di), Storia dell’antifascismo pratese. Sotto lo … }. L'eccidio di Guardistallo fu un crimine commesso contro civili toscani da parte della quarta compagnia della 19ª divisione da campo della Luftwaffe[1] , il 29 giugno 1944, ed è stata una delle tante stragi di civili commesse dai tedeschi, in tutta la Toscana, nell'estate del 1944. Il contesto delle stragi La strage di Sant'Anna, assieme a molte altre nella Toscana settentrionale e in Emilia, è legata all'andamento del fronte della Linea Gotica e alla bonifica di determinate zone dalla presenza dei partigiani. La formazione lasciò quindi il proprio rifugio cercando di evitare anche il minimo rumore, ma dopo aver percorso pochi passi fu investita da una scarica di proiettili che colpivano ad intermittenza, raso terra e da diverse angolazioni. In particolare vi stazionò nel marzo del '44 la Formazione Orlando Storai e da giugno fino alla liberazione la Brigata Bogardo Buricchi. Partigiani e memoria divisa Dall’estate di sangue del 1944 all’occultamento dei colpevoli di Gianluca Bindi Ci risiamo. A Niccioleta (Grosseto) la cerimonia per ricordare gli 83 uomini rastrellati e uccisi dai nazifascisti come rappresaglia contro i partigiani che operavano in Toscana. Per questo motivo il CLN locale, in accordo con il Comitato Regionale di Firenze, decise di conquistare il centro laniero prima dell’arrivo degli angloamericani. L'eccidio di Vellano si svolse in due atti: il 21 luglio 1944 un partigiano uccise un militare tedesco e il giorno seguente per rappresaglia i nazisti, dopo aver incendiato la scuola del luogo, fucilarono 2 uomini; successivamente il 18 agosto 1944 un reparto tedesco minò una parte di Vellano, fucilando 2 vecchi proprietari di una delle case minate, di sera nel bosco fu fucilato un altro anziano. Sono 755 le vittime civili - uomini, donne, vecchi, bambini anche di pochi mesi - uccise per rappresaglia dai militari nazisti in 14 eccidi avvenuti in Toscana tra l'aprile e il settembre del 1944. I partigiani della “Banda Renzino” Nella zona compresa tra la Val di Chiana e la Val d’Ambra, circa 15 chilometri a sudovest di Arezzo, opera una piccola formazione partigiana, la “Banda Renzino“. due Altri combattenti, memori della consegna di tornare alla base di partenza in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, tentarono di guadagnare l’altura. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) Via degli Scipioni 271 – 00192 Roma Tel. Sono inoltre presenti una cronologia essenziale dei Prato fu liberata il 6 settembre 1944, dopo un intero anno di occupazione.Quel giorno le truppe tedesche lasciarono la città, ma prima di abbandonare definitivamente il campo portarono a termine un eccidio efferato: ventinove giovani partigiani catturati alla fine di uno scontro a fuoco avvenuto nella notte precedente furono impiccati nel paese di Figline, sotto l’arco di via Maggio. Un invito a ritornare nei luoghi dove sono nate la nostra Repubblica e la nostra Costituzione [2] Puoi aggiungere un allegato  (Allowed file types: jpg, gif, png, pdf, maximum file size: 2MB(s). Anche il territorio di Sant’Anna di Stazzema fu interessato dalla costruenda linea “Pietrasanta-Riegel” che doveva collegarsi con la linea Verde-Goticaquest’ultima, nell’inverno 1944-1945, avrebbe fermato l’avanzata degli eserciti all… Eccidio di Porzûs‎ (13 P) Pagine nella categoria "Stragi partigiane in Italia" Questa categoria contiene le 20 pagine indicate di seguito, su un totale di 20. Fausto BiloslavoV alentino Bortoloso, il boia di Schio, dovrà restituire la «medaglia della Liberazione» consegnata in giugno dallo Stato italiano. Le loro ideologie erano entrambe autoritarie. Eccidio di Pratale, il ricordo ... al dolore delle famiglie chiantigiane si unirà l’eco della memoria toscana. otto La Toscana è stata uno dei territori maggiormente colpiti: le stragi nazifasciste, concentrate soprattutto tra l'aprile e l'agosto del 1944, furono più di 280, i comuni interessati 83 e i morti tra i civili furono circa 4.500. L'eccidio di Schio è il massacro compiuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio 1945 (due mesi dopo la fine della guerra) a Schio (Vicenza) da un gruppo formato da ex partigiani della Divisione garibaldina "Ateo Garemi" inquadrati quali agenti della Polizia ausiliaria partigiana (istituita alla fine della guerra e composta da ex partigiani). L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema fu un crimine commesso dai soldati nazisti della 16. Con un bilancio finale di 109 vittime, è una delle stragi nazifasciste più gravi avvenute sul territorio italiano durante la seconda guerra mondiale . Non riuscendo a capire dove partivano le raffiche nemiche né a organizzare un’efficace resistenza, la colonna sbandò dopo aver sparato alla cieca le proprie munizioni e iniziò da parte dei singoli la ricerca di un varco per uscire dall’accerchiamento. Monumento in memoria delle vittime dell'eccidio del Padule di Fucecchio Tipo Fucilazioni di massa, esecuzioni sommarie Data 23 agosto 1944 05.00 circa – 14.00 circa Luogo Padule di Fucecchio - comuni interessati : Cerreto Guidi, Fucecchio, Larciano, Monsummano, Ponte Buggianese Un gruppo di partigiani, saputo che nel paese giravano questi tedeschi, decise di tentarne il disarmo. Italia: dal luglio 1943 ad aprile 1945 sono circa 9.500 le persone perite in stragi nazifasciste, prive di una effettiva pericolosità militare e quasi tutte immuni da colpe effettive. Dopo lo sfondamento della linea Gustav a Cassino da parte degli alleati e la liberazione di Roma del 4 giugno 1944, infatti, l'esercito tedesco mise in atto una "ritirata aggressiva" che aveva come punto fermo il controllo della zona appenninica tosco-emiliana. Eccidio di Avenza, salta la commemorazione Il 10 novembre del 1944 morirono sul ponte 11 persone per mano dei tedeschi Pubblicato il 10 novembre 2020 Salta per … L'eccidio di Vallucciole è stata una strage nazifascista compiuta il 13 aprile 1944 a Vallucciole, frazione di Stia (attuale comune di Pratovecchio Stia) in provincia di Arezzo. La Toscana è stata uno dei territori maggiormente colpiti: le stragi nazifasciste, concentrate soprattutto tra l'aprile e l'agosto del 1944, furono più di 280, i comuni interessati 83 e i morti tra i civili furono circa 4.500. Ne seguì uno scontro impari, destinato a non durare molto. Il Museo della Deportazione è stato inaugurato il 10 aprile 2002. In 500 alla commemorazione partigiani ormai tutti feriti e senza munizioni. Le ragioni di un così alto numero di vittime, a cui devono essere aggiunte diverse migliaia di morti tra i partigiani, risiedono innanzitutto nella posizione strategica della Toscana. Domani, in occasione del 76esimo anniversario dell'eccidio di Pratale, al dolore delle famiglie chiantigiane si unirà l’eco della memoria toscana. La strage di Marzabotto (dal maggiore dei comuni colpiti), eccidio di Marzabotto o più correttamente eccidio di Monte Sole fu un insieme di stragi compiute dalle truppe nazifasciste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno che comprendono le pendici di Monte Sole in provincia di Bologna. display: none !important; Per migliorare l'esperienza di navigazione delle pagine e di fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici. È una delle poche strutture museali in Italia a essere dedicata alla conservazione della memoria della deportazione. Autori dell’eccidio furono i partigiani comandati da tale Tito Tobegia. La memoria degli eccidi nazifascisti in Toscana Etnografia delle commemorazioni LUOGHI ED EVENTI DI RIFERIMENTO: San Terenzo Monti, eccidio del 19 agosto 1944 FASI DELLA RICERCA: - 19 agosto 2002 RICERCATORI:-Claudio Manfroni-Fabio Barbati SCHEDE RELATIVE A: 1) documenti fotografici prodotti pg.