Enciclopedia dell'Italiano (2011). Varie sono le figure retoriche che accompagnano il testo, grazie alle quali viene conseguita la raffinata armonia di questo poema. Petrarch: father of humanism and the Renaissance, popularizer of the sonnet form, and savior of Greek learning for the Western world.He's the first poet laureate since antiquity. The way Petrarch plays with time sequences can cause a bit of a kerfuffle (yes, we said it: kerfuffle), but if you're careful about the transitions from one stanza (or strophe) to the next, you should be good. Probabilmente, con «amoroso» Petrarca intendeva dire che la nuvola di fiori che adorna Laura è un segno del suo amore. Questi accostamenti creano un senso di straniamento, con un effetto tipico di figure retoriche non solo come la metafora ma, per certi aspetti, anche l’ossimoro (in quanto le parole risultano inconciliabili dal punto di vista sensoriale; Mortara Garavelli 199710). E il 12 ottobre arriva lo storione. Chiare, fresche et dolci acque,… Mortara Garavelli, Bice (199710), Manuale di retorica, Milano, Bompiani (1a ed. T12 Chiare, fresche et dolci acque Canzoniere, 126 È senz’altro la canzone più famosa tra le ventinove presenti nel Canzoniere. L'animo del poeta oscilla tra il ricordo dolce di giorni passati e l'anticipazione dolce-amara di quando sarà già morto: allora forse Laura tornerà in questo luogo, lo cercherà invano e, scoprendone la tomba, implorerà dal Cielo pietà verso di lui. Ben noto fin dall’antichità (Tempesti 1991), il fenomeno non era classificato tra i tecnicismi discorsivi ma rinviava a una specifica esperienza mentale di tipo multisensoriale, consistente nella capacità di interpretare una sensazione determinata in termini di una sensazione di altra fonte. La sinestesia (dal gr. Figure retoriche di un estratto della canzone "Chiare, fresche e dolci acque" di Francesco Petrarca Così carco d'oblio il divin portamento e 'l volto e le parole e'l dolce riso m'aveano, e [der. Home Acqua e aforismi Chiare, fresche e dolci acque. 48-49; «Forse un mattino andando in un’aria di vetro»: anepigrafe, in Ossi di seppia, v. 1), della frase relativa («la mente indaga accorda disunisce / nel profumo che dilaga»: “I limoni”, in Ossi di seppia, vv. I vari elementi della natura (acque, erbe, fiori e così via) sembrano recare ancora l'impronta della donna e la evocano con intensità alla memoria (v.41). Ricapitolando: abbiamo visto che non c’è motivo per scegliere un’acqua minerale al posto di quella del rubinetto perchè quest’ultima è sicura, dato che è controllata migliaia di volte l’anno (perciò comprare “depuratori” casalinghi è inutile). Così, Pitagora associava numeri e suoni e Aristotele confrontava gusti, colori e suoni con il tatto. [nota 3], «Cosí carco d’oblio / il divin portamento / e ’l volto e le parole e ’l dolce riso / m’aveano, et sí diviso / da l’imagine vera / ch’i’ dicea sospirando: / Qui come venn’io, o quando? S’egli è pur mio destino e ‘l cielo in ciò s’adopra, 15 ch’Amor quest’occhi lagrimando chiuda, qualche gratia il meschino corpo fra voi ricopra, et torni l’alma … Al Piccolo Lago di Verbania. La tecnica è ben nota anche a ➔ Francesco Petrarca, ad es. Ogni stanza è divisa in fronte (contenente due piedi), chiave e sirma (divisa in 1ª volta e 2ª volta). Alle strofe, come è consuetudine nella canzone, segue un umile congedo di tre versi, con cui l'autore saluta la sua poesia nel momento in cui l'affida alla lettura del pubblico («la gente»). 1-2) sia Salvatore Quasimodo («all’urlo nero / della madre che andava incontro al figlio»: “Alle fronde dei salici”, in Con il piede straniero sopra il cuore, vv. 31-32) o dell’intera frase («le tue parole iridavano come le scaglie / della triglia moribonda»: “Dora Markus”, in Le occasioni I, vv. [nota 1][1], La seconda e la terza strofa, invece, si incentrano su un sentimento imminente di perdita. Chiare, fresche e dolci acque. Ebbene, è tempo di slow reading. CXXVI, 1), con l’aggettivo dolce ormai entrato saldamente nella pratica letteraria italiana (è infatti una sinestesia anche l’espressione dolce stil novo). Odore di passato!»: “La Signorina Felicita ovvero La Felicità” I, v. 28; «Bacio lunare, fra le nubi chiare», ivi, VII, v. 49) infittiscono le loro poesie di nuove forme sinestetiche sino a diventare per le avanguardie futuristiche (si pensi a Filippo Tommaso Marinetti) un dichiarato programma di poesia. Oggi vorrei proporvi una canzone di Francesco Petrarca, che probabilmente tutti conoscerete: “Chiare, fresche, et dolci acque”. La poesia quindi si tinge di una densissima sfumatura di disperazione, seppur non sia stata redatta nel periodo senile del poeta. 30-31; «prende a soffiare un’aria, lieve, disperata, / che incendia la pelle di dolcezza»: “Il pianto dell’escavatrice”, in Le ceneri di Gramsci IV, vv. Poi è venuta la carpa. La prima strofa si incentra sulla descrizione di Laura immersa nell'acqua, attorniata da un ridente paesaggio. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che consiste nell’associare in un’unica immagine due parole o due segmenti discorsivi riferiti a sfere sensoriali diverse. Fu scritta tra il 1340 e il 1341 e il poeta venne ispirato, molto probabilmente, dal fiume Sorgue che scorre nei pressi dell'attuale comune francese di Fontaine-de-Vaucluse (Fonte di Valchiusa). nel primo verso de “La sera del dì di festa”, dove riprende l’aggettivo dolce («Dolce e chiara è la notte e senza vento»), o in molti altri canti con molteplici varianti, ora di stampo tradizionale e antico, ora più inedite e moderne («cieco il tuono / per le atri nubi»: “Alla primavera”, vv. Così in ungherese vi sono due serie di vocali, anteriori (ä é ő ö ü ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Chiare Fresche et Dolci Acque Introduction. Laura viene infatti proiettata in una dimensione divina, diventando una creatura capace di mediare fra Dio ed il Poeta, che sente di essere nel cielo. CXXVI, 1), con l’aggettivo dolce ormai entrato saldamente nella pratica letteraria italiana (è infatti una sinestesia anche l’espressione dolce stil novo ). 9-10). 8. Nell'ultima strofa, invece, viene ripreso un tema assai caro al Dolce stil novo: l'angelicazione della donna. 46-47 e 50-51); La canzone è divisa in 5 stanze di 13 versi ciascuna (4 endecasillabi e 9 settenari). di sinestesia] (pl. In italiano, come in tutte le altre lingue europee, sono comuni espressioni o sintagmi basati su tale procedimento: in voce ruvida, profumo dolce, colore caldo, ad es., i due termini rinviano a sensazioni di tipo diverso come rispettivamente l’udito e il tatto, l’olfatto e il gusto, la vista e il tatto. Il componimento termina con un congedo di tre versi (2 endecasillabi e 1 settenario). Perché la sinestesia diventi un artificio consapevole, occorre però attendere l’Ottocento e soprattutto l’insorgere di un nuovo modo di intendere la poesia, probabilmente sotto la spinta della musica romantica e della sua poetica. Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir’ mi rimembra) 5 a lei di fare al bel fiancho colonna; herba et fior’ che la gonna leggiadra ricoverse co l’angelico seno; aere sacro, sereno, 10 ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse: date udïenza insieme a le dolenti mie parole extreme. Vi sono state alcune controversie nell'interpretazione del termine «seno». In principio è stata la trota. 1-2). Terza tappa del Movimento Gente di Lago, laboratorio di piatti e progetti voluto dallo chef Marco Sacco. Chiare, fresche e dolci acque, dove l’unica che considero una donna si è immersa; gentile ramo dove a lei piacque (ricordo sospirando) di appoggiarsi; erba e fiori che la gonna di lei ricoprì fra le angelicamente bianche pieghe; aria sacra, serena, dove Amore mi colpì tramite i … nel celebre verso «Chiare, fresche et dolci acque» ( Canz. 39-40; «corre il baglior della funerea lava»: “La ginestra”, v. 286). III sg./ colei che sola a me par donna; gentile ramo ove piacque / piacere, p.rem. Un amore inesistente ed illusorio, ma che il poeta vive in modo realistico e fluido: tra il passionale e il trasfigurato, tra il materiale e … una sinestesia al primo verso: «chiare, fresche et dolci acque»; anafore: «qual ... qual ... qual» (vv. 85-86) e Guido Gozzano («Odore d’ombra! $1.99; $1.99; Publisher Description. Nel secondo dopoguerra la sinestesia si dispone al gusto provocatorio di una poesia descrittiva e sociale (come in ➔ Pier Paolo Pasolini: «Benché radi brillavano / i fanali di una luce stridula»: “Correvo nel crepuscolo fangoso”, in Poesie inedite, vv. ➔ Dante ne fa largo uso fin dall’esordio del I canto della Commedia («mi ripegneva là dove il sol tace»: Inf. – Di sinestesia, relativo a sinestesia (nelle varie accezioni): fenomeno sinestesico; che costituisce sinestesia: locuzione, espressione sinestesica. La sinestesia penetra presto presso gli autori in lingua italiana. Lo schema delle rime è: abCabCcdeeDfF (DfF per il congedo). 31/08/2020. Chiare fresche e dolci acque Chiare fresche e dolci acque Chiare fresche e dolci acque (enumerazone)ove le belle membrapose colei che sola a me par donna; (anastrofe) gentil ramo, ove piacque,(con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; (anastrofe) erba e fior che la gonna (enjambement)leggiadra ricoverse con l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il … La canzone ha la forma di un dialogo rivolto al luogo, Valchiusa, che ha visto gli incontri del poeta con Laura e nel quale egli si augura di potere un giorno essere sepolto. 1-19. 75 likes. Chiare, fresche et dolci acque, Petrarca. Chiare, fresche e dolci acque, che per consenso di tutti è giudicata la bellissima delle sue poesie, è da lui così bruscamente e crudelmente accomiatata: Se tu avessi ornamenti quant'hai voglia, Potresti arditamente Uscir dal bosco e gir infra la gente.5 Questa osservazione è molto strana. Chiare, fresche e dolci acque Canzoniere, CXXVI di Francesco Petrarca La canzone Figure retoriche: 55 60 Quante volte diss'io allor pien di spavento: "Costei per fermo nacque in paradiso!". 9515. Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta. Rosiello, Luigi (1963), Le sinestesie nell’opera di Montale, «Rendiconti» 7, pp. Salve a tutti. Il poeta immagina che Laura, non pi "fera", torni a trovarlo una volta morto e, finalmente benevola e pietosa nei suoi confronti, induca Dio a concedergli il perdono. ➔ Eugenio Montale (Rosiello 1963) fa della sinestesia una tecnica privilegiata nella forma usuale dell’aggettivazione («Quanto, marine, queste fredde luci parlano a chi straziato vi fuggiva»: “Riviere”, in Ossi di seppia, vv. ➔ Giosuè Carducci («va l’aspro odor de i vini»: “San Martino”, v. 7), ➔ Giovanni Pascoli («La Chioccetta per l’aia azzurra / va col suo pigolio di stelle»: “Il gelsomino notturno”, vv. La sinestesia è preminente in ➔ Giacomo Leopardi, ad es. Nella canzone perciò si alternano il passato (strofe 1, 4, 5) e il futuro (2, 3). 34-35; «Fresche le mie parole nella sera»: “La sera fiesolana”, v. 1; «La luce copre abissi di silenzio»: “Furit aestus”, v. 9; «In ogni sostanza si tace / la luce e il silenzio risplende»: “Undulna”, vv. armonia vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) e varia in conseguenza. Email Il comitato "Chiare, fresche e dolci acque" nasce per promuovere e valorizzare lo straordinario patrimonio naturalistico, paesaggistico e storico presente nella Riserva Naturale Regionale Sorgenti del Pescara. Di seguito la citazione che esemplifica i sentimenti di Petrarca alla visione di Laura: Analisi del testo: “Chiare, fresche et dolci acque” di Francesco Petrarca, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Chiare,_fresche_et_dolci_acque&oldid=102297547, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Dopo l’esperienza simbolista di Charles Baudelaire (che elegge la sinestesia a tema centrale della sua poetica), la figura si inserisce stabilmente nella ricerca di ‘armonica corrispondenza’ dei poeti del secondo Ottocento e di inizio Novecento italiano. Letteratura italiana — Tema di analisi sul componimento di Petrarca "Chiare, fresche et dolci acque": stile, temi ricorrenti, confronto con altre poesie. Oggi, la sinestesia è incoraggiata dalle strumentazioni elettroniche che, collegando linguaggi diversi (ad es., visivo e auditivo), le offrono inedite possibilità di realizzazione: si pensi alla diffusa espressione ci sentiamo per e-mail. È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il canto del proemio, consta di 100 canti (3 e 10 erano per Dante numeri di speciale significato, come ... linguistica  Petrarca torna a riflettere su Laura, cinta da una nuvola «amorosa»[nota 2] di fiori che raffigura poeticamente la Beatrice del Paradiso dantesco. La canzone 126 “Chiare fresche e dolci acque” è un testo della memoria e dell’immaginazione: l’amore è visto nella distanza, il luogo è animato da tracce della donna percepita grazie a oggetti che la sostituiscono. Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque 5 (con sospir’ mi rimembra) a lei di fare al bel fiancho colonna; herba et fior’ che la gonna leggiadra ricoverse co l’angelico seno; 10 aere sacro, sereno, ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse: date udïenza insieme Non è da escludere, tuttavia, l'ipotesi che sia Amore in persona a gettarle i fiori: in fondo, nel poema natura ed Amore coincidono. Infatti dalla natura che richiama l'esperienza vivificatrice dell'amore si origina il pensiero della morte: Petrarca si augura che le sue spoglie vengano sepolte proprio sul luogo del lontano incontro con Laura e che quest'ultima lo cercherà invano e, scoprendone la tomba, implorerà dal Cielo pietà verso di lui. 5-6), del sintagma con di («le loro canzoni / le trombe d’oro della solarità»: “I limoni”, in Ossi di seppia, vv. WhatsApp. 65-66) o intima e disperata (come in Amelia Rosselli: «la speranza è un danno forse definitivo / le monete risuonano crude / nel marmo della mano»: “I fiori vengono in dono e poi si dilatano”, in Documento, vv. 131-176. di Dario Corno - Il componimento Chiare, fresche et dolci acque fa parte del libro di liriche del Petrarca, il Canzoniere (titolo originale: Rerum vulgarium fragmenta), raccolta di trecentosessantasei poesie che raccontano la storia dell’amore del poeta per Laura e la decisione, dopo la morte di lei, di abbandonare le illusioni mondane per cercare in Dio la fine degli affanni terreni e la salvezza. V, 28) per inserirle poi fittamente nel Paradiso. nel celebre verso «Chiare, fresche et dolci acque» (Canz. La sinestesia entra così nell’esperienza ermetica e ne fanno uso sia Giuseppe Ungaretti («Da voi, pensosi innanzi tempo, / troppo presto / tutta la luce vana fu bevuta», “Memoria d’Ofelia d’Alba”, in Sentimento del tempo, vv. 14-15; «Punge il suono d’una / giga crudele»: “Nel sonno”, in La bufera e altro, vv. 9 La lezione dei futuristi viene accolta in profondità da altre esperienze poetiche che ad essa si richiamano o che in qualche modo evocano, come in Enrico Cavacchioli («In questo bivacco crepuscolare, che riposa, / si sentirebbe cadere anche la luce di una stella»: “Bivacco”, in Cavalcando il sole, vv. ; / credendo esser in ciel, non là dov’era.». Analisi: Chiare, Fresche e Dolci Acque di Francesco Petrarca Analisi del testo: Il tema centrale della poesia è certamente l'amore del poeta per Laura. 82-83; «sospiro acerbo dei provetti giorni»: “Il passero solitario”, v. 21; «d’affannosa / dolcezza palpitando»: “Il sogno”, vv. Il De Sanctis, per cui tutt'e È proprio quest'ultimo il muto interlocutore con cui interagisce Petrarca, al quale chiede udienza essendo l'unico testimone degli eventi raccontati. 38-39; «Le fumate / morbide che risalgono una valle»: “Notizie dall’Amiata, in Le occasioni, vv. Varie sono le figure retoriche che accompagnano il testo, grazie alle quali viene conseguita la raffinata armonia di questo poema.[1]. 15-16; «alle tacenti stelle»: “Aspasia”, v. 5; «gli oscuri / silenzi della tomba»: “Sopra un bassorilievo antico sepolcrale”, vv. And did we mention that he was friends with Dante and Boccaccio?On top of all that, he was the lover of Laura, the most beautiful woman in the universe. In base a differenze fisiche e chimiche, si è soliti distinguere tre diversi tipi di acque, chiare, bianche e nere. Chiare Fresche Dolci Acque, Barcis. 11-12). Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro, sereno, ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udienza insieme a le dolenti mie parole estreme.